Il territorio di Olmedo conserva gelosamente le tante testimonianze della presenza di un insediamento umano sin dalla preistoria; il tutto documentato dai più importanti monumenti risalenti alla civiltà prenuragica comprendente un arco temporale che va dal 450.000 al 1.800 a.C., in particolare sono prevenuti ai nostri giorni le Domus de Janas, i nuraghe, e le necropoli, considerate le antiche dimore terrene dei defunti.
Nella parte alta del centro abitato di Olmedo si ergono i resti del nuraghe Mannu collocabile tra il 1500 ed il 1000 a.C. , realizzato interamente con l’impiego di trachite, di cui si conserva una camera circolare alta non meno di 12 m. coperta a tholos, occupata da un crollo imponente, che ne ha compromesso la struttura originaria.
Altro complesso funerario di grande interesse storico e architettonico è il nuraghe Talia, ubicato a circa 1 km dal centro abitato di Olmedo, in un’area territoriale ricco di strutture di epoca romana tra cui un piccolo impianto termale, ivi realizzato considerando le notevoli risorse idriche e la fertilità del suolo.
Dell’originaria struttura del nuraghe, al cui interno è cresciuto un albero di fico, si conservano sette filari in trachite, alti circa quattro metri e mezzo, osservabili dall’interno accessibile dall’ingresso orientato a Sud-Est, affiancato sul lato destro dello stipite da un pozzo con ghiera profondo ca. 3 m..
A meno di trenta metri da qui è possibile raggiungere l’impianto termale succitato, risalente all’età romana imperiale, riportato alla luce durante gli scavi archeologici condotti nel 1953.
Il complesso in questione quasi sicuramente parte integrante di una villa rustica dell’epoca, comprende tre ambienti, delimitati da un muro di cinta, riferibili alle altrettante vasche rispettivamente denominate frigidarium, tepidarium, e calidarium.
Da ammirare lungo le pareti e la pavimentazione della costruzione termale, i resti di rivestimenti marmorei, e di splendidi mosaici raffiguranti figure geometriche
Da non perdere la visita al nuraghe Sa Femina, situato all’interno del centro abitato di Olmedo, che nonostante le pessime condizioni in cui versa la struttura, è considerato dalla comunità un segno delle sue più antiche radici.
L’opera archeologica presenta una camera circolare, del quale si conservano alcuni filari in trachite visitabili oltrepassando l’ingresso architravato orientato a Sud Est.
Probabilmente alto non più di 10 m., il nuraghe si pensa sia stato edificato tra il 1500 ed il 1000 a.C..
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