Il castello dei Malaspina situato sulla sommità del Monte Tuffudesu, a guardia del centro abitato di Osilo, venne costruito nel XII secolo su commissione della potente famiglia dei marchesi di Malaspina, originaria della Lunigiana, giunta in Sardegna nel 1016 in occasione della spedizione per la liberazione della Sardegna dagli arabi capeggiati da un certo Museto, voluta dal Pontefice Benedetto VIII, e vinta dal Marchese Obizzo, membro della famiglia in questione.
Edificata a presidio delle frontiere fra l'Anglona, la Gallura e la Nurra, la fortificazione venne espugnata e incendiata nel 1308 per mano dei sassaresi, ma in seguito all’investitura del re d’Aragona, rientrò nuovamente in possesso dei Malaspina.
Al 1324 risale la sconfitta dei Malaspina nella lotta con gli Aragonesi, e la conseguente presa di possesso del castello da parte del rappresentante regio, Gerardo Alòs, nelle cui mani rimase sin al 1365, anno della conquista della fortezza per mano del giudice Mariano d'Arborea.
metà del 1400, quando iniziò il suo lento declino.
Un periodo di regresso per la struttura si ha tra la prima metà del Quattrocento e il 1528, anno in cui la Sardegna assiste inerme all’invasione dei francesi per mano di Casa Savoia.
La funzione militare rivestita negli anni del dominio francese terminò intorno al XIX secolo; a questa seguì una fase di abbandono portata a termine negli anni '60 del Novecento grazie ai lavori di restauro.
La struttura fortificata sviluppata su un impianto ovale allungato, comprendente pressoché uno spazio interno di circa mille metri quadri, comprendeva una possente cinta muraria, e due torri (tutt’ora esistenti), di cui una a pianta circolare realizzata con l’impiego di basalto scuro, mentre l’altra torre a pianta quadrata in conci di tufo.
A seguito della scarsità dei resti che ci sono pervenuti ai nostri giorni, possiamo ipotizzare la presenza all’interno del castello dei comuni alloggi per le truppe e per il castello, quali una cucina,
una camera da letto, un vano per le provviste, un deposito di armi, una officina con funzioni anche di falegnameria, un deposito per la legna, una cantina per vini e altri generi di prima necessità.
|