Chiesa di San Francesco
La chiesa di San Francesco ed il relativo convento si pensa siano stati edificati nel 1239, nel luogo dove si ergeva una precedente chiesetta dedicata a San Lorenzo.
Ampliata nel corso dei secoli, la chiesa deve il suo attuale aspetto ai lavori eseguiti nel corso del cinquecento.
La chiesa è a pianta basilicale con una sola navata provvista di cinque cappelle per ogni lato, alle quali si aggiungono le due del transetto, abside quadrangolare, e cupola.
La facciata ha subito un profondo rinnovamento finalizzato a trasformare il prospetto medievale in senso barocco. La parte superiore in laterizio si presenta curvilinea, e tripartita da lesene, nonché decorata da archetti ciechi sul coronamento.
La facciata è occupata da un rosone in pietra traforato, e sovrastato da un finestrone.
Lo stile barocco è visibile nel primo ordine, realizzato a blocchi di pietra, dove si apre il portale con cornice arzigolata, ai lati del quale vi sono due nicchie occupate dalle statue di Sant'Antonino Pio di Firenze e di San Domenico.
La prima cappella dedicata a Sant’Antonio situata sul lato sinistro conserva tele seicentesche raffiguranti episodi della vita di sant'Ambrogio e di san Carlo Borromeo.
Segue la cappella appartenente alla nazione bolognese caratterizzata dalle tele di Ercole Graziani, e dalla decorazione scultorea in stucchi dell’artista Giovan Battista Gianni.
La cappella successiva è dedicata all'Immacolata Concezione, seguita dalla cappella di san Lorenzo, decorata da tele seicentesche che raffigurano la vita di sant'Antonio di Padova.
L'ultima cappella dedicata alla nazione veneta, conserva la pala di Giovan Battista Spinelli, che rappresenta la Madonna con il Bambin Gesù, San Marco, San Luca e Sant'Alessandro.
Sul lato destro si apre la cappella di san Michele arcangelo, contenente una copia del dipinto di Guido Reni.
Seguono le cappelle del Suffragio, e della Madonna degli Angeli, contenete la tela della Madonna con Bambino ed angeli insieme ai due San Giovanni, il Battista e l'Evangelista.
La cappella successiva è dedicata a San Giuseppe dove è sepolto lo storico Nicola Nicolino, le cui pareti ospitano due tele, la Natività e l'Adorazione dei pastori.
L’ultima cappella è quella di San Ludovico da Tolosa decorata a stucco, e contenente la pala d'altare del pittore Donato Teodoro.
Sul lato destro della cattedrale si trova anche il pulpito ligneo risalente alla fine del settecento e realizzato dall’artista Modesto Salvini.
Il transetto ospita due altari incassati nelle mura, dedicati a san Francesco e sant'Antonio e due nicchie contenenti statue tardo cinquecentesche.
Da ammirare la cupola emisferica che sovrasta la zona presibiteriale sorretta da quattro pennacchi innestati su pilastri, e dotata di lanternino sotto il quale si aprono otto finestre.
La cupola è decorata a cassettoni e a nervature dipinte.