Regione ABRUZZO
L'Abruzzo, regione dell'Italia centrale, inserita tra i territori delle regioni Marche (nord), Lazio (ovest), Molise (sud) e le acque del Mar Adriatico (est), si presenta territorialmente contraddistinta da zone prevalentemente montuose (65%), affiancate da aree collinari (34%), e irrisorie fasce pianeggianti a ridosso del litorale (1%).
Lo splendido paesaggio ambientale e naturalistico ha reso possibile la nomina dell'Abruzzo a Regione Europea dei Parchi e della Biodiversità, in riferimento anche agli esiti dei recenti studi che indicano come questa "terra" conservi oltre il 50% della biodiversità dell’intera Europa.
Le numerose specie floristiche e faunistiche, oltre alle bellezze dei corsi d'acqua e dei bacini naturali, sono conservate, tutelate e valorizzate tra i confini paesaggistici dei parchi e delle riserve abruzzesi di seguito descritte:
- PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, LAZIO E MOLISE istituito nel 1923, con la finalità di preservare alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti, e tutt'ora esistenti: il lupo, il camoscio d'Abruzzo, e l'orso bruno marsicano. Il territorio ivi ricompreso è popolato da boschi di faggio abitato da numerose specie faunistiche, tra cui la lince, il cervo, il capriolo, e la lontra, e sorvolato da uccelli come il falco e l’aquila reale. Alcune specie rare popolano il mondo floreale, basti pensare alla scarpetta di Venere, e al pino nero di Villetta Barrea. Nel cuore del parco, in territorio di Civitella Alfedena è stata istituita la Riserva Naturale Integrale della Camosciara, anfiteatro naturale, ricco di grotte e canyon, sorgenti e torrenti, tra cui il rio Scerto. I rilievi che custodiscono questo meraviglioso paesaggio, appartengono alle seguenti catene montuose: i Monti Marsicani culminante nel Monte Greco (2285 m.); i Monti Peloritani con la vetta della Montagna Grande (1374 m.); in ultimo, i Monti della Meta con le cime del Monte Petroso (2247 m.) e del Monte Meta (2242 m.). Tra le pareti rocciose scorrono indisturbati i fiumi Sangro (122 km), Giovenco (44 km), Melfa (40 km), e Volturno (175 km). La descrizione idrografica del territorio si conclude con la menzione dei più noti bacini lacustri del parco: il lago di Barrea; il lago Vivo; il lago di Scanno; ed il lago di Castel San Vincenzo.
- PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA istituito nel 1991, raccolto attorno al grande massiccio della Majella sulla cui sommità di elevano le cime più importanti del gruppo, quali: Monte Amaro (2793 m.); Monte Acquaviva (2737 m.); Monte Focalone (2676 m.); Monte Rotondo (2656 m.); Monte Macellaro (2646 m.); Pesco Falcone (2546 m.); infine, Cima delle Murelle (2598 m.). Intorno ad esso, le catene montuose Morrone, Porrara e Monti Pizzi.
Il parco ospita: 2114 entità vegetali con oltre 2.000 entità floristiche (Erba unta di Fiorii, Soldanella del calcare, Aquilegia della Majella, Adonide curvata, Androsace abruzzese, Viola della Majella, Fiordaliso della Majella, Acero di Lobel, Stella alpina appenninica, Ginepro sabino, Betulla, Scarpetta di Venere, Assenzio rupestre, Ciombolino abruzzese, Campanula napoletana); e specie faunistiche di notevole rilevanza, alcune quelle quali sono state considerate prioritarie ai sensi della Direttiva Habitata 92/43/CEE (Camoscio d'Abruzzo, Vipera dell’Orsini, Orso Bruno Marsicano, Lupo Appenninico, Lontra, Aquila Reale, Falco Pellegrino, Lanario)
IL territorio ivi ricompreso è ricoperto da boschi di pino mugo, faggio, querce, cerri, e orno-ostrieti. Le ripide pareti rocciose, mentre, sono contraddistinte dalla presenza oltre che da corsi d'acqua (fiume Orta (40 km), fiume Foro (38 km), fiume Vella (18 km), fiume Vera) e sorgenti, altresì da grotte, gallerie, cunicoli (grotta del Cavallone, grotta Nera, grotta degli Orsi Volanti, grotta del Colle, grotta Caprara, grotta dei Piccioni), e forre (valli profonde con pareti ripide).
Nel cuore del parco sono state istituite nel corso degli anni, numerose Riserve Naturali Statali, quali la Riserva Naturale Valle dell'Orta, la Riserva Naturale Monte Rotondo, la Riserva Regionale Bosco di Sant'Antonio, la Riserva Naturale Quarto Santa Chiara, la Riserva Regionale Majella Orientale, la Riserva Naturale Fara San Martino Palombaro, la Riserva Naturale Feudo Ugni, la Riserva Naturale Piana Grande della Majelletta, la Riserva Naturale Valle dell’Orfento, la Riserva Naturale Lama Bianca di Sant'Eufemia a Maiella, in ultimo, la Riserva Naturale Valle del Foro.
- PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA istituito nel 1995, include il massiccio roccioso del Gran Sasso, comprensivo delle cime più elevate del Corno Grande (2912 m.) e del Corno Piccolo (2655 m.), e dell'altopiano di Campo Imperatore da cui origina il fiume Tirino (25 km), e dove affluiscono astrofili e appassionati di astronomia, per la presenza di un Osservatorio Astronomico gestito dall'Istituto Nazionale di Astrofisica in collaborazione con l'Osservatorio astronomico di Collurania e con l'Università degli studi dell'Aquila. In direzione nord, si estendono i Monti della Laga la cui massima altitudine è raggiunta dal Monte Gorzano (2458 m.). Tra le scoscese pareti rocciose del Corno Grande si estende l'unico ghiacciaio appenninico, ed il più meridionale d'Europa,il Calderone. Il parco ospita oltre 2000 specie floristiche (Androsace di Matilde, Adonide ricurva, Viola della Majella, Stella alpina dell'Appennino, Genepì appenninico, Sassifraga, Limonio aquilano, Astragalo aquilano, Adonide gialla, Gittaione, Fiordaliso, Falcaria comune, Ceratocefala, Androsace maggiore), interessanti specie faunistiche (Camoscio d'Abruzzo, Cervo, Capriolo, Lupo appenninico, Orso bruno marsicano, Istrice), e volatili di non meno importanza (Aquila reale, Astore, Falco pellegrino, Lanario, Gufo reale) che abitano foreste, e boschi di querce, faggio, agrifoglio, acero, tiglio, frassino, olmo montano, abete bianco, e betulla. A questi si intersecano aree destinate alla produzione di cereali, come lenticchie, e cicerchie. Non meno interessante la produzione artigianale e gastronomica tipica dei 44 comuni del parco, si pensi ai ceramisti di Castelli, ai maestri sellai dell'Aquila, ai ramai di Tossicia, agli scalpellini di Amatrice, ed ai carbonai di Arquata del Tronto. Da non perdere la manifestazione popolare internazionale del folklore e del teatro l'Estate Laga-Gran Sasso (da giugno a settembre). Nel cuore del parco sono state istituite nel corso degli anni ben quattro Riserve Naturali, quali: la Riserva Naturale Regionale Valle del Voltigno e Vallone D’Angri; Riserva Naturale Regionale Gole del Salinello; Riserva Naturale Corno Grande di Pietracamela; Riserva Naturale Statale Lago di Campotosto.
- PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE-VELINO istituito nel 1989, protetto dalla catena montuosa Velino-Sirente la cui massima altitudine è raggiunta dal Monte Velino (2486 m.). seguito dal Monte Cafornia (2424 m.), dal Monte Sirente (2348 m.), dal Monte Magnola (2220 m.), dal Monte Rotondo (2060 m.), dal Monte Cagno (2078 m.), e dalla Serra di Celano (1923 m.). Tra le scoscese pareti rocciose dei più importanti rilievi scorrono le acque del principale corso d'acqua del parco, il fiume Aterno (88 km). Il parco ospita: 1.926 specie floristiche (Astragalus aquilanus, Adonis distorta, Giglio martagone, Giglio rosso, Genziana maggiore, Narciso selvatico, Orchidea sambucina gialla e rossa, Orchidea calabrese, Pulsatilla alpina); 149 specie di uccelli (Martin pescatore, Gracchio Corallino, Sparviero, Corvo Imperiale, Picchio muraiolo, ect.); 43 mammiferi (Orso Marsicano, Lupo appenninico, Cervo, Capriolo, Istrice, ect.); 13 specie di rettili (Vipera Orsini, Cervone, Natrice, Biacco, ect); 11 specie di anfibi (Salamandra Appenninica, Salamandrina dagli Occhiali, Tritone Appenninico, Rana Rossa Appenninica).Il territorio ivi ricompreso risulta diviso in tre settori: altopiano delle Rocche di origine carsica ricoperto da boschi di faggio; la Marsica settentrionale di origine glaciale, dove sono ammirabili le Gole di Celano, canyon scavato dal torrente La Foce; in ultimo, il settore della Valle dell'Aterno contraddistinto da pareti rocciose impervie, popolate da pioppi neri e salici. Da non perdere la visita alle Grotte di Stiffe, fenomeno carsico, luogo incantevole contraddistinto da millenarie stalattiti e stalagmiti, e attraversato da un torrente sotterraneo.
L'esperienza a contatto con la natura, tra sentieri e percorsi da scoprire, prosegue nelle importanti aree protette come Riserve Regionali, basti ricordare la Riserva Naturale Regionale Cascate del Rio Verde, istituita a tutela delle cascate naturali omonime considerate le più alte d'Italia; la Riserva Naturale Regionale delle Sorgenti del Fiume Pescara a tutela delle numerose polle sorgive da cui originano le acque del fiume Pescara, corso d'acqua più importante della regione Abruzzo; la Riserva Naturale Punta d'Erce o Punta Aderci, anfiteatro marino, contraddistinto da scogliere a picco sul mare dove si insinuano spiagge dalla sabbia bianchissima, alternate a litorali acciottolati; la Riserva Naturale e Oasi del WWF dei Calanchi di Atri, a tutela delle omonime architetture rocciose formatesi dall’erosione del terreno argilloso; la Riserva Naturale e Oasi WWF delle Gole del Sagittario a tutela di uno straordinario canyon scavato nel corso dei millenni dalle acque del fiume Sagittario; in ultimo, la Riserva Naturale della Valle dell'Orfento Riserva Naturale VALLE DELL'ORFENTO istituita nel 1971, ed estesa su una superficie di 1.920 ha. talmente affascinante da rappresentare un autentico Paradiso naturalistico del territorio del comune di Caramanico Terme. L'area protetta situata su un'altitudine compresa tra i 500 e i 2.600 m., è ricoperto da distese immense di boschi di faggio attraversati da suggestivi canyons ricchi di acque e cascate.
Nella storia dell'Italia Repubblicana l'unico caso di formazione di una regione per distacco da un'altra è quello che ha interessato i territori di Abruzzo e Molise, che unitamente al distretto di Cittaducale (divisione amministrativa della provincia dell'Aquila) formavano la regione Abruzzi e Molise, scomparsa nel 1963.
L'Abruzzo nel corso degli anni ha raggiunto importanti traguardi soprattutto nel settore turistico, facendo registrare crescite notevoli; merito di una politica attenta alle esigenze del turista pronto a raggiungere questa "terra" per usufruire dei validi impianti sciistici (Roccaraso, Ovindoli, Campo Felice, Pescasseroli, Prati di Tivo, Campo Imperatore) dei villaggi turistici e degli stabilimenti balneari (Montesilvano, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Giulianova, Alba Adriatica, Tortoreto, Ortona, Vasto, Martinsicuro, Silvi Marina, la Costa dei trabocchi), e delle opere storiche, artistiche e culturali di gran pregio, tanto care a Gabriele D'Annunzio, scrittore, poeta, militare e politico italiano di origini abruzzesi.
Dalle antiche tradizioni contadine, pastorali, e marinare n'è derivata una cucina davvero squisita, ed una produzione di ottima qualità esportata in tutto il mondo, a riguardo ci sentiamo di citare in particolar modo i formaggi, come il Caciocavallo abruzzese, il Caprino abruzzese, il Giuncatella abruzzese, l'Incanestrato di Castel del Monte, il Pecorino d'Abruzzo, il Pecorino di Atri, il Pecorino di Farindola, il Pecorino marcetto, la Scamorza abruzzese, ed i vini contraddistinti dal marchio DOC, tra i quali non si può non annoverare il prestigiosissimo Montepulciano d'Abruzzo, il Trebbiano d'Abruzzo, il Montonico, il Tollum, ed il Controguerra, ai quali si aggiungono prodotti di origine liquorosa come il Centerba, il Ratafià, e l'Aurum di Pescara.
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Feste e Tradizioni
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