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Informazioni generali:

Codice Istat: 006
Abitanti Totali 1.176.938
Superficie Totale (Kmq): 7.808,59
Capoluogo: Trieste
Friuli-Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia, regione a Statuto Speciale dell’Italia nord orientale (legge cost. n.1 del 31/01/1963), risulta essere territorialmente e culturalmente il risultato di anni ed anni di storia, contrassegnata da eventi che hanno lasciato il segno anche nel corso della vita della nazione intera.
La regione affiancata a nord dall’Austria, ad est dalla Slovenia, ad ovest dal Veneto, e a sud dal Mar Adriatico, comprende gran parte del territorio del Friuli e una minima parte della Venezia Giulia rimasta all’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale.

I primi insediamenti sul territorio furono attuati dalla popolazione degli Euganei di origine pre-indoeuropea, ai quali successero dapprima i Veneti di origine illirica, e successivamente i Carni, popolo di origine celtica.
A partire dal II secolo a.C. il territorio friulano fu colonizzato dai Romani e conseguentemente influenzato dalla civiltà latina, grazie soprattutto alla presenza della quarta città d’Italia, Aquileia, i cui scavi archeologici sono conosciuti in tutto il mondo.
Dopo la sua nomina a sede vescovile, Aquileia venne espugnata e rasa al suolo dagli Unni.
Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente, il Friuli cadde nelle mani dei Longobardi, ai quali si deve in primis il trasferimento della capitale a Forum Iulii, il cui nome mutò in Cividale del Friuli, dopodiché la creazione del primo Ducato in Italia.
Al 1077 risale la cessione del Friuli con annesso Trieste, Istria, Carinzia, Stiria e Cadore, al Patriarca Sigeardo di Beilstein, la cui potenza verrà fortemente indebolita da scontri non solo esterni, ma anche interni al territorio.
Da questo momento, per il Friuli non ci saranno altro che forme di occupazione territoriale, i cui protagonisti furono due: la Repubblica Veneziana e l'Impero Asburgico.
Con il Congresso di Vienna del 1815, venne dato vita al Regno Lombardo-Veneto risultato dall’unione di Veneto, Friuli e Lombardia austriaca.
Ulteriori modifiche territoriali ci furono nel 1866, anno in cui il Friuli centrale ed il Friuli occidentale furono annessi all'Italia, assieme al Veneto, mentre il Friuli orientale rimase soggetto all'Austria fino al termine della Prima guerra mondiale.
Devastante fu per i friulani la battaglia di Caporetto, combattuta durante la prima guerra mondiale tra il Regio Esercito italiano e le forze austro-ungariche e tedesche, tanto che i rappresentanti politici iniziarono una campagna per l'autonomia del Friuli orientale, portata a termine con l’annessione all'Italia di quasi tutti i territori geograficamente italiani, ad eccezione del Friuli Orientale, compreso nella Contea di Gorizia e Gradisca e la Val Canale, appartenente amministrativamente al Ducato di Carinzia.
Al 1923 risale la soppressione della Provincia di Gorizia e l’annessione dei suoi territori nella Provincia del Friuli con capoluogo Udine, ed in quella di Trieste.
Dal giugno del 1940 il Friuli fu coinvolto, come il resto d'Italia, nella Seconda Guerra Mondiale e ne subì le tristi sorti, soprattutto al termine del conflitto quando si propose il problema di definire i confini tra la Jugoslavia e l'Italia.
L’anno 1947 fu importante per la storia della regione, in quanto al nome Friuli fu aggiunto anche Venezia Giulia, nonostante l’opposizione dell’opinione pubblica friulana, che nel 1945 diede vita all'Associazione per l'Autonomia Friulana, tra i cui esponenti ricordiamo Pier Paolo Pasolini.
Nel racconto delle vicende storiche che segnarono la regione del Friuli Venezia Giulia, non poteva non mancare la citazione del tragico evento sismico che nel 1976 colpì l’intero territorio, causando moltissime vittime e distruggendo gran parte dei centodiciassette comuni delle provincie di Udine e Pordenone.

Geograficamente la regione del Friuli Venezia Giulia è occupata per il 42,5% da rilievi montuosi, per il 38,1% da pianura, e per il restante 19,3% da aree collinari.
Nel dettaglio, la zona montuosa comprende:

  • ALPI CARNICHE che attraversano il territorio della regione storica della Carnia dove si estendo maestose splendide vallate attraversate da meravigliosi corsi d'acqua, si pensi alla Valle del Bût percorsa dal torrente omonimo (33 km), alla Val Chiarsò dominata dal Monte Sernio (2187 m.) ed attraversata dal torrente omonimo, alla Val Degano bagnata dalle acque del torrente omonimo (37 km), al fiume Tagliamento (170 km) che attraversa la valle omonima, alla Valcalda resa nota dalla stazione sciistica del Monte Zoncolan (1750 m.) lungo i cui pendii si snodano ben 30 km di piste, alla Val Lumiei percorsa dal torrente omonimo da cui è stato realizzato il Lago di Sauris, ed infine alla Val Pesarina attraversata dalle acque del torrente omonimo. Svettano imponenti le vette dei Monti Coglians (2780 m.) al confine tra l'Italia e l'Austria, Fleons (2507 m.), Creta Forata (2462 m.), Chiadenis (2459 m.), Creta di Aip (2279 m.), Bìvera (2474 m.), Creta di Timau dov'è possibile ammirare il Lago glaciale AvostanisGartnerkofel (2195 m.), Zermula (2143 m.), Tinìsa (2120 m.), Osternig (2052 m.), Amariana (1906 m.) lungo le cui pendici si estende il Lago di VerzègnisSiera (2443 m.), Crostis (2251 m.). Alla catena montuosa delle DOLOMITI FRIULANE tutelate come Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friuliane (LR 42/1996), nonchè inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco, appartengono le vette dei Monti Cima dei Preti (2703 m.), Pramaggiore (2478 m.), Cridola (2581 m.) considerato Sito di Importanza Comunitaria, Campanile di Val Montanaia (2173 m.), Raut (2025 m.), Jôf  (1224 m.). 
  • ALPI E PREALPI GIULIE al confine tra l'Italia e la Slovenia, con le vette dei Monti Jôf di Montasio (2754 m.), Jôf Fuârt (2666 m.), Canin (2587 m.), Jôf di Miezegnot (2087 m.), Re (1912 m.), Santo di Lussari (1790 m.). L'area del Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie (LR 42/1996) accoglie le vette dei Monti Plauris (1958 m.), Cadin (1818 m.) Cima Musi (1878 m.) e Zaiavor (1816 m.) appartenenti ai Monti Musi, Matajur (1641 m.), Joanaz (1167 m.), San Martino (987 m.), Cum (917 m.), Colovrat (1243 m.). Qui si possono ammirare altresì le sorgenti di alcuni corsi d'acqua, tra cui: il fiume Torre (47 km); il fiume Natisone (55 km), il torrente Judrio (50 km), in ultimo, il fiume Isonzo (136 km) protetto come Riserva Naturale Regionale Foce dell'Isonzo (LR 42, art. 47 30/09/1996).
  • ALPI DI CARINZIA E DI SLOVENIA a cui appartiene la Catena Montuosa delle Caravanche ricompresa altresì nei territorio austriaco e sloveno, di cui citiamo la vetta del Monte Forno (1508 m.).

Il patrimonio naturalistico e paesaggistico della regione friulana annovera altre meraviglie, di seguito citate: il corso del fiume Livenza (112 km); la Riserva Naturale Regionale Foce dello Stella (LR 42, art. 45 30/09/1996) a tutela de fiume omonimo (47 km); il Lago di Cornino tutelato come Riserva Naturale Regionale (LR 42, art. 43 30/09/1996) dove vive il Grifone, avvoltoio con apertura alare di circa tre metri; il Lago di Doberdò ed il Lago di Pietrarossa protetti nella medesima Riserva Naturale Regionale istituita con LR 42, art. 48 30/09/1996; l'Area Protetta Biotopo Laghetti delle Noghere (D.P.G.R. : n. 0154/Pres. 17.12.2000); l'Area Marina Protetta di Miramare (DIM 12/11/1986); la Riserva Naturale Regionale Forra del Cellina (LR 13/1998) a tutela del suggestivo canyon scavato dal torrente Cellina nel territorio compreso tra la vallata del comune di Barcis ed il versante settentrionale del monte Fara (1342 m.) e del monte I Cameroni (1470 m.); la Laguna di Grado nel Mar Adriatico le cui acque lambisco l'ISOLA DI BARBANA sede di un santuario mariano eretto nel VIII secolo, e la splendida valle di Cavanata tutelata come Riserva Naturale Regionale (LR 42, art. 46 30/09/1996), e Zona Umida di valore Internazionale, ai sensi della Convenzione di Ramsar, oltre che Sito di Importanza ComunitariaZona di Protezione Speciale; la Laguna di Marano nel Mar Adriatico alimentata dalle acque dei fiumi Ausa (22 km), Stella (47 km) e Corno (25 km) nota per la presenza di splendide località balneari come Lignano Sabbiadoro ed Aprilia Marittima, altresì la Riserva Naturale Regionale della Valle Canal Novo (LR 42, art. 44 30/09/1996) dove vivono specie di uccelli come il Cigno reale, il Cigno selvatico, l'Oca grigia, la Volpoca, l'Alzavola, il Germano reale, il Codone, la Marzaiola, il Mestolone, il Moriglione, la Moretta, ed il raro Pesciaiole; la Grotta Gigante aperta sul Carso Triestino ed inserita dal 2005 nel Guinness dei Primati come la "cavità turistica più grande del mondo".

La regione friulana è da sempre una terra di incontro tra i popoli, e come tale la sua cultura linguistica e conseguentemente il suo patrimonio letterale e consuetudinario è il risultato dell'incontro dell'ITALIANO, con il FRIULANO (idioma retoromanzo), lo SLOVENO ed il TEDESCO; a queste si aggiungono i dialetti veneti come il TRIESTINO, il BISIACO, il GRAISÀN, ed il MARANESE.
Per non parlare del turismo enogastronomico frutto delle influenze mitteleuropee, mediterranee e slave, senza tralasciare l'importanza che nello stesso ha avuto la saporita cucina popolare dai piatti semplici e genuini. A riguardo segnaliamo: il Boreto alla Graisana; gli Asparagi di Fossalon; il Prosciutto di San Daniele del Friuli; il Montasio; l'Asìno; il Prosciutto di Sauris; il vino rosso Picolit; il vino rosso Ramandolo; il Merlot; il Cabernet Franc; il Cabernet Sauvignon; il Refosco dal peduncolo rosso; il Terrano; il Pinot nero; lo Schioppettino; il vino bianco Friulano; il Verduzzo friulano; la Malvasia istriana; lo Chardonnay; il Pinot bianco; il Pinot grigio; il Ribolla; il Riesling; il Sauvignon; ed infine, il Traminer aromatico

Itinerari da vedere e visitare (80):

Elenco Province (4):

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ProvinciaArea
(Kmq)
Pop.Comuni
Pordenone 2.261,16 305.556 50
Udine 4.869,59 504.650 133
Gorizia 466,02 137.899 25
Trieste 211,82 228.833 6