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Informazioni generali:

Codice Istat: 014
Abitanti Totali 292.150
Superficie Totale (Kmq): 4.437,64
Capoluogo: Campobasso
Molise

Il Molise, regione dell'Italia Meridionale, inserita tra i territori delle regioni Abruzzo (nord)Lazio (ovest)Campania (sud), Puglia (est), e le acque del Mar Adriatico, ha da sempre rappresentato nella storia della Repubblica Italiana, l'unico esempio di regione che si origina dal distacco con un'altra, avvenuto nel 1963, l'antica regione Abruzzi e Molise.

Il territorio molisano risulta composto da aree equamente distribuite, di cui il 44,7 % è collinare, mentre il 55,3% montuoso, restando escluse ai fini del calcolo, in quanto irrisorie, le aree pianeggianti (piana di Bojano, e piana di Venafro) localizzate non solo nel Molise centrale, altresì lungo la costa bassa e sabbiosa bagnata da mare limpido e cristallino, ogni anno premiato con la Bandiera Blu, e contraddistinta da spiagge attrezzate, folte pinete e ristoranti. La località per eccellenza è Termoli, seguita da Campomarino, Montenero di Bisaccia e Petacciato.

La natura ha da sempre rappresentato per la regione un punto di forza, garantendo ai visitatori il piacere di scoprire gli antichi luoghi della transumanza denominati Tratturi, tutelati come bene archeologico, o ancora di passeggiare lungo i sentieri nascosti del PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, LAZIO E MOLISE, o meglio trascorrere giornate indimenticabili sulla neve, usufruendo degli impianti sciistici dei comprensori dei comuni di San Massimo a 1429 metri di altezza, e Capracotta, localizzati sulla vetta di Monte Campraro (1730 m.).  
La zona montuosa comprende i rilievi dell'Appenino Abbuzzese a cui appartengono le famose Mainarde, le cui vette principali sono Monte Meta (2241 m.) e Monte Mare (2147 m.), e i rilievi dell'Appenino Sannita con la vetta più alta del Monte Miletto (2050m.) appartenente al massiccio dei Monti del Matese; in direzione della costa si estende, in ultimo, il massiccio dei Monti dei Frentani con la vetta del Monte Saraceno (1086 m.).
Il sistema idrografico della regione comprende corsi d'acqua a carattere torrentizio, quali il fiume Trigno (85 km) ed il fiume Fortore (110 km), e fiumi come il  Biferno (84 km) che nasce da una sorgente nel paese di Bojano, ed il fiume Volturno (175 km) che riceve le acque delle campagne d'Isernia e della piana di Venafro per poi entrare in Campania e sfociare nel Golfo di Gaeta.
Il Molise idrografico comprende altresì tre invasi, quali il Lago del Liscione, bacino artificiale con annessa diga realizzata negli anni Settanta, il Lago di Occhito, il più grande bacino artificiale d'Italia e il secondo in Europa, realizzato con uno sbarramento sul Fortore, ed infine il bacino artificiale di Castel San Vincenzo,nota località archeologica del 703 d.C..
La natura molisana comprende anche vaste aree ricche di specie floristiche e faunistiche tutelate e valorizzate dagli enti territoriali preposti; a riguardo si segnalano:

  • RISERVA NATURALE STATALE COLLEMELUCCIO istituita nel 1971, e sin da allora inserita nel Programma Internazionale dell'Unesco MAB - Man and Biosphere (Uomo e Biosfera), a tutela del meraviglioso bosco omonimo dove sgorga l'antica sorgente Fonte Cupa, e si estende una foresta di abete bianco. Altra specie vegetale presente nell'area è il cerro che in alcuni punti si associa il faggio, al carpino bianco, all'acero campestre, all'olmo campestre, al ciavardello ed al frassino maggiore. Il parco ospita specie faunistiche di rara bellezza, come: il capriolo; la lepre; il tasso; la donnola; la faina; la volpe; in ultimo, lo scoiattolo. Cospicua, anche, l'avifauna caratterizzata dal falco pellegrino, dal falco pecchiaiolo, dalla poiana, dal nibbio reale, e molte altre specie. 
  • RISERVA NATURALE STATALE DI MONTEDIMEZZO, istituita nel 1977, e sin da allora inserita nel Programma Internazionale dell'Unesco MAB - Man and Biosphere (Uomo e Biosfera). Estesa su una superficie di 291 ettari, l’area protetta offre ai suoi visitatori spettacolari paesaggi popolati da specie floristiche (cerri e faggi) e faunistiche (gatto selvatico, tasso, volpe) da poter, anche, analizzare insieme agli esperti, nel Centro visita con annesso Museo.
  • RISERVA NATURALE STATALE DI PESCHE, istituita nel 1982, a tutela di un ‘area di 522 ettari, disseminata di sentieri, costellati da peculiari arbusti (leccio, cerro, roverella, carpini, frassini, acero, faggio, pino nero e pino domestico) e specie floristiche (rosa canina, ginepro comune, ginestra comune, il maggiociondolo), ed abitati da mammiferi (lepri, volpi, cinghiali, lupi),  rapaci (poiana, falchetto, gufo, barbagianni, civetta) e rettili (biscia, vipera) di rara bellezza.
  • RISERVA NATURALE REGIONALE TORRENTE CALLORA, istituita nel 2003, a tutela di un'area ai bordi del torrente Callora, che scorre in una profonda fenditura, e delle valli Fosso Fornello e Rio Torrone, contraddistinti da ripide pareti rocciose. La natura offre ai visitatori, uno spettacolo indimenticabile, di cui è protagonista il fiume Callora, le cui acque si dividono in cento rivoli fra pareti rocciose, rivestite da piante di leccio, bucaneve, crochi, giglio rosso, campanule, e scabiose. L’ambiente protetto fortemente acquoso e riparato, si presta per far vivere soprattutto insetti, e rapaci avvistabili nelle gole, come il falco pecchiaiolo, il nibbio bruno, il nibbio reale, il corvo imperiale, lo Zigolo nero, il gheppio e la poiana.
  • OASI LIPU DI CASACALENDA (BOSCO CASALE), istituita nel 1993, e dichiarata nel 2000, Sito di Importanza Comunitaria dall’Unione Europea. Estesa su una superficie di circa 105 ettari, l'area protetta comprende altresì il bosco Casale dove vivono specie faunistiche protette come la salamandrina dagli occhiali, il tasso, il mustiolo, il falco pecchiaiolo, ben tredici specie di orchidee, oltre al candido narciso, ai cerri, al faggio, al biancospino, all rosa canina, alle bacche del Corniolo, al prugnolo, al giglio rosso, e alla ginestra. La riserva è nota altresì per la sua predisposizione ambientalistica ad accogliere migliaia di farfalle che ne invadono i sentieri soprattutto nel mese di giugno.
    Non si poteva non ricordare i numerosi uccelli che sorvolano la Riserva, a riguardo si segnalano: la poiana; il falco pecchiaiolo; lo sparviere; il biancone; il nibbio reale; il lanario; il rigogolo, simbolo dell'Oasi; la ghiandaia; il picchio verde; la gazza; la capinera; il pettirosso; l'allocco; il gufo comune; il barbagianni, ecc.
  • OASI DEL WWF DI GUARDIAREGIA-CAMPOCHIARO, istituita nel 1996, ed estesa su una superficie di 2187 ettari, rappresenta la seconda Oasi del WWF in Italia per estensione.
    L'area protetta offre ai suoi visitatori meravigliosi fenomeni carsici, quali il Monte Mutria popolato da faggi , il canyon del Torrente Quirino, noto come le Gole del Quirino,  la cascata di San Nicola con un salto di 100 metri, e in ultimo, ma non meno importanti, le grotte di Pozzo della Neve (1048 m. di profondità) e Cul di Bove (913 m. di profondità), annoverate tra le dieci più profonde d’Europa. Tra la fitta vegetazione ( leccio, corbezzolo, carpino nero, cerro, orniello, acero di Lobelius, maggiociondolo, corniolo, croco, garofano selvatico, androsace villosa, soldanella alpina, primula auricola, giglio di San Giovanni, aquilegia vulgaris, anemone dell'appennino, l'hepatica nobilis e la Belladonna) vivono specie faunistiche come il lupo, i gatto selvatico, il tasso, lo scoiattolo e il cinghiale, ma non solo, data la notevole quantità d’acqua, anche, specie rare si anfibi come la Salamandrina dagli occhiali, simbolo dell'oasi. Sorvolano l’area uccelli, come il lanario, il falco pellegrino, il nibbio reale, la poiana, il gracchio alpino, il picchio rosso maggiore, il picchio muratore, ed il merlo acquaiolo.

La tradizione, il folklore, e l'amore per gli antichi mestieri sono aspetti culturali dalle origini antichissime, che permeano la società molisana, e la rendono famosa in tutto il mondo, oltre che nel territorio nazionale. Fermarsi a riflettere sulla sopravvivenza a tutt'oggi, di lavori manuali di artigianato non è un miraggio, ma la realtà molisana. A riguardo ricordiamo, la costruzione delle zampogne nel paese di Scapoli, la realizzazione delle famose campane della Fonderia Marinelli di Agnone, la costruzione dei coltelli nel borgo di Frosolone, in ultimo, la lavorazione dei merletti a tombolo ad Isernia, e dell'acciaio traforato a Campobasso.
Lo spirito giocondo che anima i cuori dei molisani, si riflette ogni anno, in occasione delle tante manifestazioni, ed eventi organizzati dalle proloco dei comuni, si pensi alla Pezzata di Capracotta (prima domenica di Agosto), al Festival Internazionale della Zampogna di Scapoli (ultimo fine settimana di Luglio), al rito dell'Uomo Cervo di Castelnuovo al Volturno (ultima domenica di Carnevale); alla Carrese di Portocannone, San Martino in Pensilis (30 Aprile), ed Ururi (3 Maggio), alla 'Ndocciata di Agnone (8 e 24 Dicembre), al Diavolo di Tufara (ultima domenica di Carnevale), alle Traglie di Jelsi (26 Luglio), alla sfilata dei Misteri di Campobasso (giorno del Corpus Domini), processione in mare in onore di San Basso a Termoli (3 e 4 agosto), ed alla sfilata dei carri dell'Uva nel comune di Riccia (mese di settembre).  

L'attaccamento alle origini pastorali ed agricole, si fa breccia anche nella produzione agroalimentare. La terra del Molise è una vera miniera per l'estrazione del Tartufo nero e bianco pregiato, per la produzione dell'ottimo olio (Olio Extravergine di Oliva Molise), di vini di elevata qualità (Biferno, Molise, Osco o Terre degli Osci, Rotae), di formaggi qualitativamente eccellenti (caciocavallo di Agnone, Pecorino di Capracotta, Quagliata), ed insaccati realizzati con carni accuratamente selezionate (Signora di Conca Casale, Ventricina di Montenero di Bisaccia); completa la tavola dei sapori molisani le ostie, i mostaccioli, le ferratelle, i pepatelli, i taralli ed i rococò.

Itinerari da vedere e visitare (2807):

Elenco Province (2):

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ProvinciaArea
(Kmq)
Pop.Comuni
Isernia 1.528,84 80.564 52
Campobasso 2.908,80 211.586 84