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Informazioni generali:

Codice Istat: 020
Abitanti Totali 1.582.493
Superficie Totale (Kmq): 24.226,39
Capoluogo: Cagliari
Sardegna
La Sardegna regione autonoma a statuto speciale dell'Italia Insulare e del Mezzogiorno, è l'isola più estesa del Mar Mediterraneo, istituita con legge Costituzionale n.3 del 26 febbraio 1948.
Il territorio è lambito dalle acque delle Bocche di Bonifacio, stretto di mare che lo separa dalla Corsica, del mar di Sardegna (est), del mar Mediterraneo (ovest), e del Canale di Sardegna, sezione del Mar Mediterraneo che lo separa dalle coste tunisine.  
La geografia della regione si caratterizza per il:
  • 67,9% da AREE COLLINARI;
  • 18,5 % da ZONE PIANEGGIANTI di cui segnaliamo la Piana di Campidano situata a sud-ovest dell'Isola, nota per la coltivazione della vite da cui si producono ottimi vini, quali il Campidano di Terralba DOC, ilVernaccia di Oristano DOC, l'Arborea Sangiovese DOC, il Cannonau di Sardegna DOC, il Girò di Cagliari DOC, la Malvasia di Bosa DOC, la Malvasia di Cagliari DOC, il Mandrolisai DOC, il Monica di Cagliari DOC, il Monica di Sardegna DOC, il Moscato di Cagliari DOC, il Moscato di Sardegna DOC, il Nasco di Cagliari DOC, il Nuragus di Cagliari, il Sardegna Semidano DOC, il Vermentino di Sardegna DOC, il Carignano del Sulcis DOC), e la Piana della Nurra a nord-ovest della regione;       
  • 18,6% da RILIEVI MONTUOSI compresi nel Massiccio del Gennargentu, area montuosa, tutelata dal 1998 come Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, situata nella zona centro-orientale della Sardegna, cui appartengono le cime più elevate dell'isola: Punta La Marmora (1834 m.), Bruncu Spina (1829 m.), Su Sciusciu (1823 m.), Punta Florisa (1822 m.), Punta Paulinu (1792 m.), Bruncu Allasu (1701 metri), Punta Erba Irdes (1676 m.), Monte e S'Iscudu (1676 m.), Monte Spada (1595 m.), Monte Perdedu di Seulo (1334 m.), infine, Monte Santa Vittoria di Esterzili (1212 m.). Altro altopiano della Sardegna è il Monte Limbara con le seguenti cime: Punta Sa Berritta (1362 m.), Punta Balistreri (1359 m.), Punta Giogantinu (1333 m.), Monte Niddòri (1231 m.), Monte Lu Scioccu (1215 m.), Monte Biancu (1150 m.), e Monte Cano (1115 m.). Seguono, i Monti di Alà, il Monte Rasu con Punta Manna di Monte Rasu (1259 m.),  il massiccio calcareo del Monte Albo con le vetta di Punta Catirina (1127 m.), Punta Turuddò (1127 m.), Punta Ferulargiu (1057 m.), Punta Su Mutrucone (1050 m.), Punta Gurturgius (1042 m.) e Punta Cupetti (1029 m.), l'altopiano Supramonte con le cime dei monti Corrasi (1463 m.), OddeuFumai (1315 m.), Omene, Ortu Caminu (1340 m.), Novo San Giovanni (1316 m.), TunduCampu Gutturgios, il massiccio granitico del Monte Linas con le vette di Punta Perda de sa Mesa (1236 m.), Monte Lisone (1082 m.), Punta di San Miali (1062 m.), e Punta Magusu (1023 m.), che insieme ai Monti del Sulcis (Monte Genna Spina 970 m.-Monte Lattias 1086 m.- Monte Arcosu 948 m., Monte Genna Strinta 856 m.) danno vita al complesso dei Monti del Sulcis-Iglesiente con la cima più elevata del Monte Is Caravius (1116 m.), la catena montuosa del Marghine, con le vette di Punta Palai (1200 m.), Punta Iammeddari (1118 m.), e Santu Padre (1030 m.), in ultimo l'altopiano del Goceano comprendente i rilievi montuosi Monte Rasu (1259 m.) e Punta Masiennera (1157 m). Si ricordi, il massiccio di origine vulcanica del Montiferru la cui massima elevazione è data dal Monte Urtigu (1050 m.), e infine, il Monte Arci (812 m.) massiccio isolato nella pianura di Uras, contraddistinto da tre torrioni basaltici di origine vulcanica, ossia Sa Trebina Longa (812 m.), Sa Trebina Lada (795 m.) e Su Corongiu de Sizoa (463 m.).
Il nostro viaggio alla scoperta di questa splendida terra bagnata completamente dal mare, ha inizio da PUNTA FALCONE, promontorio granitico della Sardegna settentrionale, da cui si gode una vista straordinaria sull'ARCIPELAGO DI LA MADDALENA, gruppo delle isole La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Santa Maria, Razzoli, Budelli, e Spargi, tutelate e valorizzate come Parco Nazionale Geomarino (L 10 4/01/1994), sino a CAPO TEULADA (sud) parte terminale della Penisola di Corte Arresi. Lungo questo tratto della regione si snoda maestosa la Costa Smeralda, termine utilizzato sin dagli anni Sessanta per indicare il tratto costiero della Gallura, contraddisitnto da uno sviluppo turistico senza precedenti, concentrato perlopiù nella frazione di PORTO CERVO, cui seguono altre zone commerciali e residenziali come Romazzino, Cala di Volpe, Piccolo Pevero, Pevero Golf, Pantogia, Liscia di Vacca, Porto Rotondo, San TeodoroPoltu Quatu, Baja Sardinia, e Cannigione. Non mancano accoglienti spiagge dal mare cristallino, quali: Cala Corsara, La Piana inclusa tra le Riserve Naturali dalla Legge Regionale n°31del 1989 e riconosciuta come Sito di Interesse Comunitario, Li Cossi, Spiaggia RosaCala Coticcio, Baia delle Mimose, Spiaggia del Principe, La Celvia in località Capriccioli, la spiaggia di Capriccioli con vista sulle Isole di Mortorio, Soffi e Camere, Cala SassariLo Spalmatore situata sull'Isola di Tavolara tutelata come Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo (DMAMB 12/12/1997), Cala Ginepro in località Monte PetrosuCala Brandinchi situata lungo il promontorio granitico Capo Coda Cavallo, La Cinta, e Cala di Budoni compresa tra Punta Li Cucutti e Punta Porto Ainu, che assume diverse denominazioni a seconda delle diverse zone, come Li Salineddi, Salamaghe, Lido del Sole, e Sa CapannizzaRena Majori, Tanca Manna, Baja SardiniaLiscia Ruja, Rena Bianca-Razza di Juncu, Cala GranuBarca BruciataCala Moresca, Baia CaddinasCala Girgolu, Porto Taverna, Porto San PaoloCosta Dorata, Costa Corallina, PortiscoIra, Li Cuncheddi, Porto IstanaMarina Maria, Bados, Sos Aronzos, il Pellicano, la Marinella, Cala Banana, Porto Caso e PittulonguCala Capra, Cala delle Saline, Porto FaroLa SciumaraCala di TranaPorto PolloBaja di Santa Reparata, Capo TestaLa MarmorataLi TinnariIsuledda, e Lu Impostu.
In direzione del promontorio nord-occidentale di CAPO dell’ARGENTIERA si incontra una distesa di sabbia incastonata tra le rocce, soprannominata la Riviera del Corallo per la presenza tra le acque del mare color smeraldo, di un grande quantitativo di corallo rosso; qui si aprono insenature e calette, come la Spiaggia di Platamona, Spiaggia di Ezzi Mannu, Cala d'Arena, Spiaggia della Pelosa, la Cala di Rena Majori della NurraPorto Palmas in località Palmadula, Cala dell'Argentiera, Cala di Porticciolo, Spiaggia di Pazzona in località di Porto d'Elice, infine Le Bombarde, spiaggia incorniciata da rocce vulcaniche rossastre.
Il viaggio prosegue nei pressi del GOLFO DI ORISTANO, insenatura del Mar di Sardegna, compreso tra i promontori della penisola del Sinis, ossia Capo San Marco a nord e Capo Frasca a sud; il tratto costiero ivi compreso accoglie ampie insenature di sabbia, tra cui: l'Arenile di Torre Argentina, la Spiaggia di Bosa Marina, la Spiaggia di Is Arenas, la Spiaggia di Santa Caterina di Pittinuri compresa tra Punta Cagaragas ed il promontorio della torre Pittinuri, l'Arenile di S'Archittu, la Spiaggia di Putzu Idu inserita tra S'Arena Scoada e Mandriola, l'Arenile Mari Ermi con un fondo di brillante quarzo bianco, la Spiaggia di Is Arutas, la Spiaggia di Maimoni, la località balneare di San Giovanni di Sinis, e la Spiaggia di Torregrande.
Seguono i 47 km di litorale della costa occidentale nella provincia di Medio Campidano, contraddistinti da ampie distese di sabbia, dove si trovano meravigliose località turistiche, come: la Spiaggia Pistis, l'Arenile Torre dei Corsari  lungo il litorale Costa Verde comunemente noto anche Marina di Arbus, la Spiaggia di Portu Maga, l'Arenile di Piscinas circondato per qualche chilometro dalle dune più alte d'Europa, e la Spiaggia di Scivu.    
La costa sud-occidentale ospita le seguenti spiagge: l'Insenatura di Cala Domestica nota per la presenza di tetre gallerie, di cui una conduce alla Spiaggia Caletta, la Spiaggia di Fontanamare bagnata dalle acque del Golfo di Gonnesa, Spiaggia di Plagemesu, l'Arenile Sa Punta 'e S'Arena, la località di Porto Paglia, la Spiaggia di Guidi lungo la costa dell'Isola di San Pietro appartenente all'ARCIPELAGO DEL SULCIS di cui fanno parte anche le Isole Sant'Antioco (Spiagge di Coacuaddus e Maladroxia), Pianadel Toro, della Vacca, del Corno, e dei Ratti, in ultimo, la Spiaggia di Porto Pino.  
Il percorso di visita prosegue lungo la costa meridionale, compresa tra il promontorio di Capo Zafferano e Cala Murtas, dove incontriamo: la Spiaggia di Porto Tramatzu, la Spiaggia di Tuerredda ubicata in una insenatura tra Capo Malfatano ed il promontorio di Capo Spartivento, rappresentante il limite orientale del Golfo di Teulada, Cala Cipolla, la Baia di S'Acqua Durci, la Spiaggia di Su Giudeu nella Baia di Chia, l'Arenile di Santa Margherita di Pula, la Spiaggia del Poetto in località Sella del Diavolo, la Spiaggia di Mari Pintau, l'Arenile di Solanas, la Spiaggia di Porto Giunco, la Spiaggia di Punta Molentis inserita nell'Area Marina Protetta Capo Carbonara (D.M. 3/08/1999), Cala Pira, Cala Sinzias, la Spiaggia di Feraxi, e la Spiaggia di Tramatzu nella località di Porto Corallo.    
Meravigliose sono, altresì, le spiagge della costa centro-orientale, come Coccorrocci, la Torre di Barì, la CeaLido di Orrì, Isula Manna, Santa Maria NavarreseCala Goloritz sormontata dalla grandiosa guglia calcarea del Monte Caroddi dove giungono ogni anno tantissimi appassionati di freeclimb, Cala Mariolu situata tra le acque del Golfo di Orosei delimitato a nord da Punta Nera e a sud da Capo di Monte SantuCala dei Gabbiani nella località di Punta Ispuligi, Cala Biriola, ed infine, Cala Sisine estesa tra le falesie della Serra Ovra.
Terminiamo il viaggio tra le meraviglie della costa centro-orientale della regione dove si estendono altrettante gettonatissime spiagge, come Cala Luna, Cala Fuili, Cala di Cartoe, l'Arenile di Osalla di Orosei, Cala Liberotto, Cala Ginepro, l'Arenile di Bidderosa contraddistinto dalla presenza dello stagno della Curcurica, la Spiaggia di Berchida, Capo Comino con alle spalle gli stagni di Salina Manna e Salinedda, la Spiaggia di Santa Lucia, ed infine, la Spiaggia di Orvili da cui diparte la Costa degli Oleandri.   

Interessante dal punto di vista geografico, è il sistema idrografico del territorio, contraddistinto oltre che da laghi e fiumi, altresì da una notevole presenza di stagni marini.
La CATEGORIA FIUMI perlopiù a carattere torrentizio, comprende: il Tirso (152 km); il Flumendosa (127 km); il Coghinas (116 km); il Cedrino (76 km); il Temo (55 km) con sorgente sul Monte Calarighe (473 m.); il Rio Posada (50 km); il Flumini Mannu (42,14 km); il Cixerri (40 km); il Rio Quirra (40 km); il Rio Pardu (35 km); il Bassacutena (30 km); il Rio Santa Lucia (25 km); il Rio Camboni (10,3 km); il Rio Narbonionniga (9 km); il Rio Marroccu de Siliqua (6,75); il Rio de Is Abius (3,4 km); il Rio Fenugus (2 km); il Rio Maureddus (1,7 km); il Taloro; il Rio Mannu; il Rio Leni, e molti altri corsi d'acqua di portata inferiore ma pur sempre importanti  per il funzionamento dell'intero impianto.
L'assenza del fenomeno geologico della glaciazione, ha fatto sì che la Sardegna presentasse scarse testimonianze di LAGHI naturali, ad eccezione del lago di Baratz noto anche con il nome di Barazza, formatosi a seguito dello sbarramento delle valli fluviali del Rio dei Giunchi. Alla categoria in questione, appartengono molti LAGHI ARTIFICIALI quali: il Lago di Gusana, Lago Omedeo, Lago Coghinas, Lago del Mulargia, Lago di Flumendosa, ed il Lago Liscia.
Caratterizzano l'isola, invece, i tanti STAGNI COSTIERI, come: lo Stagno di Cagliari comprendente la Laguna di Santa Gilla, le Saline di Macchiareddu e Porto Canale, tutelato e valorizzato come Sito di Interesse europeo ed internazionale (Sito Ramsar dal 1977; Zona a Protezione Speciale dal 1988; Riserva naturale con L.R. n. 31/1989; Progetto Life Natura "Gilia" dal 1996; Programma Integrato d’Area (P.I.A.) “6 Sud - Santa Gilla” dal 1998); lo Stagno di Cabras che con le annesse zone umide di Mistras, Pauli 'e Sali e con lo Stagno di Sale Porcus, forma un'importante ecosistema palustre protetto dalla Convenzione di Ramsar; lo Stagno di Sa Curcurica, alimentato da Rio Pischina e Rio Sa Mela, situato a sud di Capo Comino; lo Stagno di Cabrile a sud del Golfo di Olbia (insenatura compresa tra Capo Figari a nord e Capo Ceraso a sud, includente anche il Golfo degli Aranci) originatosi dal Rio Padrongianu; gli Stagni Le Saline, Tartanelle e Peschiera ad est del Golfo di Olbia, sorti grazie alle acque del Rio Castangia; lo Stagno di S'Ena Arrubia alimentato dalle acque dell'idrovora di Sassu, e da un corso d'acqua noto come Canale Sant'Anna; la Laguna di Marceddì al cui interno è stato realizzato uno sbarramento da cui origina lo Stagno di San Giovanni alimentato dal Rio Mogoro e dal Rio Mannu; gli Stagni di Colostrai e di Feraxi inseriti nella pianura costiera di San Priamo, che originano dalle acque del Rio Picocca e del Rio Corr'e Pruna; lo Stagno di Piscina Rei; lo Stagno di Notteri; lo Stagno di Molentargius tutelato come Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline nonchè Sito di Interesse Internazionale dalla Convenzione di Ramsar nel 1977, comprende gli Stagni del Bellarosa Minore, del Perdalonga, e del Bellarosa Maggiore; la Laguna di Santa Caterina situata nel Golfo di Palmas; le Saline di Sant'Antioco; lo Stagno di Porto Botte; lo Stagno di Porto Baiocco; e gli Stagni di Porto Pino (Stagno di Maestrale, Stagno del Corvo, Stagno di Is Brebeis, Stagno di Foxi). 

Oltre alle isole sopraccitate nel testo, segnaliamo: l'ISOLA DELL'ASINARA, bagnata dalle acque del Golfo omonimo, tutelata come Parco Nazionale ( L 344/97), rimase chiusa al pubblico dal 1885 al 1999, a seguito dell'istituzione del carcere di massima sicurezza in cui vennero internati brigatisti e mafiosi come Raffaele Cutolo e Salvatore Riina; l'ISOLA DI MAL DI VENTRE inclusa nel perimetro dell'Area Naturale Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola Mal di Ventre (DM 12/12/97), paradiso per i navigatori, per gli amanti delle immersioni, dello snorkeling, della pesca, e del turismo naturalistico, grazie alla presenza di un ricco patrimonio floristico e faunistico (delfini, tartarughe marine, Lamellibranchi, Gasteropodi, Policheti sedentari, Posidonia oceanica). Da non perdere la visita allo Scoglio del Catalano di origine vulcanica ed alla Collina di Su Pranu; l’ISOLA FORADADA compresa nell'Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana (D.M. 20/09/2002), nota per le sue particolarità endemiche, basti citare la Brassica Insulare, il Falco della Regina, ed il Cavallino della Giara; l'ISOLOTTO DELL'OGLIASTRA ubicato di fronte alla Spiaggia di Lotzorai; il faraglione calcareo PAN DI ZUCCHERO, monumento naturale originatosi dall'erosione e dall'isolamento progressivo della terraferma di Punta Is CicalasISOLA DEI CAVOLI; l'ISOLA DI SERPENTARA distante pochi chilometri da Cala Pira; l'ISOLA DI FIGAROLO; in ultimo, l'ISOLA DI MOLARA.

Il patrimonio ambientale dell’isola comprende altresì affascinanti GOLE FLUVIALI e CASCATE D'ACQUA che modellano di anno in anno le pareti delle montagne. A riguardo segnaliamo: Gola di Rio Pisciaroni (Monti Limbara); Gola di Gorropu (Supramontes); Cascata di Su Cunnu ‘ e S’Ebba nella Còdula Orbisi (Supramontes); Gola di Pirincanes e Cascate di Riu ‘e Forru (Monti del Gennargentu); Cascata De Su Stampu’ ‘e Su Tùrrunu o Su Turnu (Monti del Gennargentu); Gola e Cascate del Rio Tidaccu (Monti del Gennargentu); Gola e Cascate del Rio Trassadieni (Monti del Gennargentu); Cascata Middai (Tonneri di Seui); Cascata di S’Elicona (Taccu di Seulo); Cascata Lequarci (Tacchi di Ulassai); Cascate Luesu e S’Abba Frida (Perdasdefogu); Cascata di Is Canneddas De Tùvulu (Perdasdefogu); Gola del Rio Araxisi (Perdasdefogu); Cascata di S’Istrampu de Sos Molinos (Monte Ferru di Santu Lussurgiu); Cascata a Mare Di Capo Nieddu (Montiferru di Cuglieri); Cascata del Rio Arrusarbus (Monti Linas); Cascata e Gola di Gutturu Fenugu (Monti Linas); Cascate di Gutturu de Mesu (Monti Linas); Gola di Rio Coxinas e Cascata di Sa Spendula (Monti Linas); Gola e Cascata di Piscina Irgas, formate dal Rio Oridda (Monti Linas); Cascate di Riu Muru Mannu (Monti Linas); Gola e Cascate di Rio Linas (Monti Linas); Gola di Villa Moras (Monti del Sulcis); Canale Spagnuolu (Monti del Sulcis); Cascata nella Gola di Catamixi (Monti del Sulcis); Gole del Rio Cannas-Picocca (Monti del Sarrabus); Gole del Riu Brabai’su e del Riu Ollastu (Monti del Sarrabus); Cascata Di San Pietro Paradiso (Monti del Sarrabus); infine, la Cascata De Su Spistiddatroxiu sul Monte Arcosu.

Dal VI millennio a.C. la Sardegna deve gran parte del suo sviluppo economico alla ricchezza del sottosuolo, dalla quale si potè dare inizio ad una lunga storia mineraria della regione, dedita in particolar modo all'estrazione del carbone, del piombo, dello zinco, del rame e dell'argento, tanto da attirare l'attenzione dell'Unesco, che nel 1998 istituì il PARCO GEOMINERARIO STORICO ED AMBIENTALE DELLA SARDEGNA, con lo scopo di tutelare le antiche architetture minerarie. Si invita a visitare la Miniera di Masua (Iglesias), la Miniera di Monteponi (Iglesias), la Miniera di Montevecchio (Guspini), Miniera Ingurtosu "Su Gurtosu" (Arbus), Miniera dell'ArgentieraMiniera di Arenas (Fluminimaggiore), Miniera di Bacu Abis (bacino del Sulcis), Miniera di Canale Serci (Villacidro), Miniera di Corongiu (nel territorio del Seui), Miniera Funtana Raminosa (Gadoni), Miniera di Malfidano, Miniera di Monte Narba, Miniera della costa di Nebida e Masua, Miniera Orbai (territori di Narcao e Villamassargia), Miniera Perd'e Pibera (bosco di Gonnosfanadiga), Miniera di Rosas, Miniera di San Benedetto, Miniera di San Giovanni (Iglesias), Miniera di San Leone (monti di Capoterra), Miniera di Seddas ModdizzisMiniera di SerbariuMiniera di SiliusMiniera di Su Suergiu, infine, Miniera Su Zurfuru (nei pressi di Fluminimaggiore).  

Ogni area geografica della Sardegna è stata interessata da differenti vicende storiche che hanno inevitabilmente influenzato la cultura linguistica, generando di conseguenza cinque tipologie di lingua Sarda, ovvero il NUORESE, parlato nel centro dell'isola e nel Goceano con centro a Nuoro; Il GALLURESE parlato nella parte Nord-Orientale della Sardegna; il SASSARESE, nella città di Sassari e dintorni; il LOGUDORESE, parlato nel centro-Nord della Sardegna; infine, il CAMPIDANESE, nel Sud dell'isola. Gli aspetti che accomunano queste cinque varietà di dialetti sono i suoni e la musicalità. Naturalmente la lingua ufficiale è quella italiana, anche se, permane dal 1700 una forma di rispetto per la lingua sarda. Non mancano influenze spagnole soprattutto nella città di Alghero, dove si parla tutt'ora la lingua Catalana.

Tutto ciò che rappresenta una regione ed il suo territorio passa anche, e soprattutto per i sapori, i colori della gastronomia, tutelati e valorizzati dai Presidi Slow Food e Denominazioni d’Origine Controllata. I prodotti enogastronomici sardi conosciuti a livello nazionale ed internazionale, sono: il PANE CARASAU; il MODDIZZOSU, pane morbido e dalla crosta scura; il PORCEDDU, maialetto da latte cotto alla brace e servito su vassoi di sughero cosparsi di mirto; i MUGGINI dello Stagno di Cabras; il TONNO DI CARLOFORTE; lo ZAFFERANO, oro rosso di Sardegna; il CANNONAU; il TORRONE;  il FIORE SARDO; il PECORINO SARDO; il CASU MARTZU, prodotto alimentare volutamente contaminato dalle larve della mosca casearia; il VERMENTINO DI SARDEGNA; il GIRO' di CAGLIARI; e l'OLIO d'OLIVA EXTRAVERGINE prodotto negli uliveti della Nurra, del Medio Campidano, e del Sulcis. 

Itinerari da vedere e visitare (484):

Elenco Province (5):

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ProvinciaArea
(Kmq)
Pop.Comuni
Sassari 7.810,70 476.516 92
Nuoro 5.639,86 197.432 74
Oristano 2.996,10 151.655 87
Cagliari 1.254,06 421.688 17
Sud Sardegna 6.525,67 335.202 107