Cattedrale di Ariano Irpino
La cattedrale di Avellino, dedicata all’Assunzione di Maria Santissima in Cielo ed a a Sant'Ottone Frangipane, venne edificata nel X secolo sul sito dove si ergeva un antico tempio intitolato ad Apollo.
L’antica struttura, distrutta dal terremoto del 988, venne ricostruita, ma nel 1255 venne nuovamente demolita dalle milizie di Manfredi, che dopo essere riuscite ad espugnare la cinta muraria, rasero al suolo tutta la città.
La chiesa venne ricostruita nel 1309 per volere del nuovo re, Carlo I d’Angiò, ma nel 1349 venne devastata dal sisma del 1349.
Restaurata dopo il 1456, ad opera del vescovo Orso de Leone , la basilica fu nuovamente colpita dai terremoti del 1688, del 1702 e del 1732.
La nuova costruzione venne portata a termine nel 1736 per volere del vescovo Filippo Tipaldi, al quale si deve la struttura che noi tutti oggi possiamo ammirare.
La cattedrale in stile romanico, presenta un impianto a croce latina, diviso in tre navate coperte da volte a crociera, che si intersecano con il transetto, e terminano nel presbiterio.
La facciata risalente al 1500, ha la forma a capanna, ed accoglie tre portali architravati, sormontati da nicchie con altorilievi della Vergine Assunta al centro, di Sant’Ottone e Sant’Elziario.
Tra le opere artistiche ivi conservate citiamo: il dipinto della Madonna del Parto; il pulpito con pannelli rettangolari in bassorilievo raffiguranti la Natività, la Crocifissione e la Resurrezione; la teca collocabile tra il XIV e il XV secolo contenete le sacre Spine donate da Carlo I d'Angiò, e infine il coro ligneo del XVI secolo.