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Santuario della Beata Vergine del Rosario

Il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei venne edificato con impianto a croce latina tra il 1876 e il 1891, su progetto di Antonio Cua, ma tra il 1934 e il 1939, venne ampliato, passando da una a tre navate, grazie all’intervento dell’architetto Spirito Maria Chiapetta.
Le due navate laterali occupate da tre altari per ogni lato, terminano dietro l’abside formando un ambulacro decorato da quattro cappelle semicircolari.
La chiesa è ingrado internamente di accogliere circa seimila persone.
La facciata del santuario presenta un doppio ordine, con portico a tre arcate, di cui quello inferiore è in stile ionico, con quattro colonne sovrastate da capitelli marmorei, mentre l’ordine superiore è in stile corinzio con colonne binate di granito grigio, sulle quale sono adagiate il cornicione e il timpano.
La parte centrale della facciata è percorsa da una loggia Papale, decorata da due colonne in granito di Finlandia, e un finestrone sovrastato da un angelo di bronzo e lo stemma marmoreo di Leone XIII, mentre alla sommità è collocata la statua della Vergine del Rosario realizzata da Gaetano Chiaromonte con il marmo di Carrara.
Da ammirare l’orologio e la meridiana posti in corrispondenza dei due finestroni laterali della loggia.
Il campanile del santuario venne costruito tra il 1912 e il 1925, ad opera dell’architetto Aristide Leonori, coadiuvato dal fratello Pio.
La struttura è esternamente in stile corinzio, rivestita di granito grigio con elementi di marmo bianco, e composta da cinque ordini uniti da colonne, mentre internamente è ricoperta di mattoni pressati e accoglie una scala di ferro.
Da ammirare la porta d’ingresso del campanile impreziosita da altorilievi raffiguranti la scena dell’apparizione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque.
Pregevoli sono le statue dei quattro angeli strombettanti che svettano sui piedistalli del terzo ordine, nonché la statua in marmo di Carrara del Sacro Cuore di Gesù collocata nel quarto ordine.
Al vertice della struttura svetta una cupola, sormontata da una croce gemmata in rame e bronzo.
Oltrepassata la porta d’ingresso della chiesa si staglia agli occhi del visitatore la Cantoria decorata da sculture e intaglio in oro zecchino, e sorretta da quattro colonne di marmo verde.
La navata centrale introdotta da due acquasantiere in marmo, è coperta da un soffitto al centro del quale è presente un affresco del pittore Vincenzo Paliotti, raffigurante l’incoronazione della Vergine e la gloria dei Santi
Maestosa è la cupola centrale, fiancheggiata da quattro cupolini, e composta da due tamburi sovrapposti, di cui quello inferiore termina con un ciborio, mentre quello superiore accoglie una serie di finestroni ed è coperto da una lanterna con cupolino.
La cupola venne affrescata dal pittore Angelo Landi di Salò, raffigurando il sogno di San Domenico.
La calotta inferiore della cupola è dominata dalla figura di San Domenico circondato da una folla di angeli osannanti, mentre lungo il tamburo sono rappresentati i ritratti: di Pio X; di Leone XIII; di un gruppo di orfanelle; del vescovo Antonio Anastasio Rossi; del vescovo Vincenzo Celli; di Pio XI; di Pio XII.
I pennacchi dei quattro pilastri che sorreggono la cupola, ospitano gli affreschi dei quattro Evangelisti, mentre lungo i pilastri sono rappresentati quattro mosaici allegorici.
Le campate della cupola presentano quattro affreschi che riproducono i fatti salienti della storia del Santuario.
La crociera è occupata dagli altari dedicati a San Michele Arcangelo e San Giuseppe.
Il presbiterio del santuario è delimitato da una balaustra in marmo con colonnine e quattro cancelli, di cui quello centrale accoglie cinque statue in argento rappresentanti la Carità, la Speranza, la Religione, la Purità e la Fede, mentre sulle volute del frontone spiccano le statue della Giustizia, e della Fortezza.
Le otto colonne che circondano il presbiterio sorreggono gli archi della volta dell’abside, decorata da affreschi e mosaici.
Nella zona presbiteriale troviamo l’altare maggiore, il ciborio internamente rivestito in oro.
Da ammirare l’icona della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei in trono con Gesù in braccio, e ai suoi piedi, san Domenico e santa Caterina da Siena.
A sinistra e a destra dell’altare maggiore si aprono due porte che conducono alla cripta della chiesa occupata nella parte centrale da un altare, decorato da dipinti murali.