Museo Archeologico Nazionale di Cassino
Il Museo Archeologico Nazionale di Cassino venne realizzato negli anni ’60 grazie ai finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno.
Da ricordare che durante gli scavi per la costruzione del Museo vennero riportate alla luce delle strutture di un’antica area urbana che furono inglobate nello stabile.
Il percorso espositivo si articola in tre sale: la prima sala dalla forma ottagonale, accoglie le testimonianze antichissime della presenza dell’uomo nella zona; la seconda sala ospita i reperti provenienti dall’anfiteatro e dalla tomba della Gens Ummidia; la terza sala dedicata al teatro, accoglie i materiali rinvenuti durante lo scavo del Carettoni.
Il giardino antistante accoglie una raccolta di frammenti architettonici relativi a sepolcri e iscrizioni
tra i quali citiamo le due epigrafi funerarie risalenti entrambe al periodo compreso tra il I e il II secolo d.C., delle quali la prima è incisa su un’ara in calcare con fastigio triangolare e pulvini laterali, ed è decorata da oggetti funerari, mentre la seconda sempre in calcare è inserita in una tabula ansata,
Per quanto riguarda i frammenti architettonici attinenti ai monumenti Funerari, citiamo un’iscrizione dedicatoria a Gaio Firmidio della tribù Teretina rinvenuta in un peculiare sepolcro a forma di dado in cemento e pietra locale.
Di natura funeraria è anche un monumento in calcare situato all’ingresso del Museo, costituita da una porta, di cui resta il battente sinistro con una protome leonina che tiene tra le fauci una maniglia circolare. A destra dell’entrata da notare un’ara in calcare con iscrizione dedicatoria, mentre sulla sinistra un’anfora vinaria risalente al I secolo d.C. .