Abbazia di San Domenico
L'abbazia cistercense di San Domenico di Sora, venne edificata nel 1011 sui ruderi della villa di Marco Tullio Cicerone, su commissione di Pietro Rainiero, Governatore di Sora e di Arpino.
Nel 1222, dopo due secoli di vita monastica, il papa Onorio III e Federico II decisero di unirla giuridicamente all'abbazia di Casamari.
Questa decisione comportò conseguenze negative per l’abbazia, che riprese l’originaria attività monastica nel 1833 con l’intervento dell’abate commendatario di Casamari, Sergio Micara.
L’attuale aspetto è il risultato dei lavori di restauro avvenuti nel 1915.
La chiesa, internamente, è divisa in tre navate, con transetto rialzato, e una cripta sottostante costituita da materiale di spoglio e coperta con volte a crociera.
Da ammirare nell’abside maggiore, l’altare in marmo dove sono custodite le spoglie di San Domenico di Foligno.
Sul lato sinistro è conservato il prospetto anteriore di un monumento funebre ad opera quadrata che reca una lapide dell’oratore romano Cicerone.
Esternamente si trovano bassorilievi di monumenti funerari di condottieri romani, risalenti al I secolo a.C. .