Villa Farnesina
La Villa Farnesina fu realizzata tra il 1508 e il 1511 su commissione del banchiere senese Agostino Chigi, e ad opera di Baldassarre Peruzzi.
L’attuale denominazione risale al 1580 quando la villa venne acquistata dal cardinale Alessandro Farnese.
La facciata è priva del bugnato, degli archi alle finestre del piano terra, delle colonne, e degli elementi in marmo, ma al contrario risulta caratterizzata da pilastri di ordine tuscanico e un cornicione decorato con un festone di Putti.
La villa ha la pianta a ferro di cavallo, e si sviluppa su due piani; al piano terra si apre una loggia caratterizzata da cinque archi e decorata con un ciclo di affreschi che raffigura La storia di Amore e Psiche.
A Peruzzi si devono anche le decorazioni interne dipinte o stuccate, e gli affreschi murari.
In una delle sale della villa si trova anche l'affresco di Raffaello Il trionfo di Galatea, mentre le dodici lunette della stessa furono affrescate da Sebastiano del Piombo con immagini mitologiche.
Al contrario, gli affreschi del soffitto della sala sono di Baldassarre Peruzzi, che rappresentò in versione mitologica l'oroscopo di Agostino Chigi.
Al secondo piano si trova la sala delle prospettive, così chiamata perché fu dipinta in modo illusionistico come se fosse una loggia, tra finte architetture attraverso le quali si scorgono paesaggi romani.
Da ammirare nella stanza da letto di Agostino Chigi, un ciclo di affreschi del Sodoma attraverso il quale fu rappresentata la vita di Alessandro Magno.
Attualmente le stanze della villa Farnesina ospitano la sede di rappresentanza dell'Accademia dei Lincei.