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Basilica Santi Medici

La basilica Santi Medici si ipotizza sia stata edificata nel XVIII secolo, ma subì nel corso dei secoli molti cambiamenti dovuti ai diversi lavori di ampliamento, di cui il primo nel 1725, mentre il secondo nel 1785, anno in cui la cappella accolse le reliquie dei due Santi, provenienti da Roma.
A questo periodo risale la realizzazione della crociera e la conseguente collocazione di due nuovi altari dedicati rispettivamente a San Pasquale Baylon e alla Madonna del Rosario, e la realizzazione del nuovo altare maggiore con coro retrostante.
Al 1881, risalgono i lavori di rifacimento commissionati dal Consiglio Comunale, e affidati all’architetto Antonio Curri.
La facciata in pietra calcarea, è scandita da lesene e colonne, ed accoglie sul frontone le statue di San Pietro e San Paolo.
Una scalinata conduce ad un pronao, con portale bronzeo decorato da otto bassorilievi, raffiguranti le Beatitudini, e cinquantanove figure disposte sull'architrave e sugli stipiti.
Seguirono i lavori per il prolungamento dell’abside dalla forma ottagonale, e la creazione di sei finetsroni, lungo la navata centrale.
Nel 1935 la chiesa si ampliò con la realizzazione della cappella del Santissimo Sacramento, impreziosita da un quadro raffigurante L’Ultima cena, opera di Marco Sgobba.
I lavori di rifacimento terminarono nel 1966, con la l’aggiunta dell’altare maggiore in granito rosso, con otto riquadri bronzei, e il sovrastante crocifisso pensile eseguito da Adolfo Rollo.