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Colonne Romane di Brindisi

Sulle origini delle colonne romane situate nei pressi del porto della città di Brindisi, sono state presentate numerose teorie, di cui alcune fanno risalire la costruzione ad Ercole, fondatore della città; altre a Silla, grazie al quale la città ricevette numerosi benefici; altre ancora all'imperatore Traiano, ideatore della costruzione del tratto finale della Via Appia, Benenvento-Brindisi.
In ogni caso tenendo conto della diversità dei marmi impiegati, la strana iconografia con i busti di divinità pagane in funzione di telamoni, si ipotizza che le colonne risalgano ad un periodo posteriore all'epoca imperiale romana, non escludendo un rifacimento finale durante il periodo bizantino.
Originariamente le colonne erano due, ma nel 1528, una di esse crollò, lasciando il monumento mutilo; solo nel 2002 la colonna è stata restaurata, lasciando al suo posto primordiale una copia.
La colonna visibile nella sua interezza alta ben 18,74 metri, è in marmo proconnesio, con capitello decorato da quattro dei e otto tritoni tra foglie d'acanto, sovrastato da tre ordini di fregi rispondenti, alla tripartizione dell'architrave.
Da ammirare lungo il piedistallo della colonna, un'iscrizione che commemora una ricostruzione della città ad opera del protospatario Lupo.