Isola di Lampedusa
Lampedusa è per estensione l’isola più grande dell’arcipelago delle Pelagie situato nel mezzo del Mar Mediterraneo, tra le coste tunisine e siciliane.
Dalla forma particolarmente allungata, l’isola popolata da circa seimila abitanti, politicamente appartiene all’Italia, anche se geograficamente è più vicina all'Africa, da cui dista solamente 113 km a dispetto dei 205 km dal territorio italiano.
Caratterizzata da una vegetazione tipicamente mediterranea, l’isola dal 1954 al 1956 è stata oggetto di diverse spedizioni scientifiche pronte ad elencare le specie faunistiche presenti a Lampedusa.
Anticamente popolata da cervi, capre, cinghiali, il buoi ed asini, Lampedusa ospita oggi quattro specie selvatiche, vale a dire il coniglio selvatico, il mustiolo; il pipistrello albolimbato, e il topolino delle case.
A queste si aggiungono le specie che vivono nel mare che circonda l’isola, di cui citiamo tre specie di delfino, la foca monaca, la balenottera comune, la balenottera minore, e il capodoglio.
Da aprile a settembre, il cielo di Lampedusa accoglie il falco della regina, nonché altre specie nidificanti quali la berta maggiore, la berta minore, il gheppio, il falco pellegrino, il piccione selvatico, la calandrella, il cardellino, il fanello, il marangone dal ciuffo, il beccamoschino, lo strillozzo, e il gabbiano reale.
L’isola è l’habitat ideale anche per molte specie di rettili, tra cui quella più comune è la tartaruga marina oltre al gruppo dei Sauri contraddistinto da quattro specie, di cui il geco verrucoso, la tarantola muraiola, e la lucertola striata comune.
A questi si aggiungono due specie di serpenti di origine Nordafricana, ossia il colubro dal cappuccio e il colubro lacerino.
Bellissime anche le specie marine che vivono nelle acque che delimitano l’isola, di cui citiamo quelle più peculiari, vale a dire l’aragosta, la cernia, la murena, il pesce pappagallo, il pesce spada e il tonno.
Da non perdere gli incantevoli luoghi che Lampedusa offre ai suoi visitatori visitabili grazie ad un divertentissimo giro in barca della durata di circa quattro ore, con partenza dal porticciolo, e in rotta verso ovest, dove incontriamo l'insenatura con la spiaggia della Guitgia.
Segue l'insenatura del porto, e un susseguirsi di punte e cale, tra cui citiamo Cala Croce, Cala Madonna, Cala Greca e Cala Galera.
Oltrepassata la meravigliosa Baia della Tabaccara, si arriva sull’isola dei Conigli dall’omonima spiaggia dove Domenico Modugno trascorreva le sue vacanze e dove morì il 6 agosto 1994.
Proseguendo lungo la rotta incontriamo Cala Pulcino, il Vallone dell'Acqua, Capo Ponente, e una suggestiva grotta che precede Punta Parise, accessibile solamente a nuoto, al cui interno si trova una caratteristica spiaggia di sabbia, dalla quale ha inizio un tratto di costa contraddistinto da insenature e anfratti.
Si stagliano alla vista del turista gli Scogli Pignolta, Sacramento e Faraglione, Punta Muro, Punta Cappellone, Cala Ruperta, Punta Taccio Vecchio e Punta Alaimo, fino a raggiungere Capo Grecale, caratterizzato da una baia dalle tante spiagge e insenature di cui citiamo Cala Calandra, Cala Creta, Cala Pisana e Cala Uccello, tutte frequentate da esperti sub attratti dalla varietà della fauna ittica.
Chiude il golfo Punta Parrino, seguita da Punta Sottile sul versante meridionale, anche questo popolato da innumerevoli baie, come Cala Francese, attigua all’aeroporto, Cala Grottacce, e Cala Maluk.
Oltrepassata Punta Maccaferri, si raggiunge nuovamente il punto di partenza, costellato da punte e calette, di cui ricordiamo il promontorio del Cavallo Bianco, Cala Palma, Punta della Sanità e Punta Favolaro.