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Necropoli di Gela

La necropoli di Manfria situata nel territorio dell’omonima contrada del comune di Gela, si estende lungo un gruppo di collinette abitate sin dall’età protostorica come testimonia il ritrovamento durante gli scavi archeologici di diversi villaggi, dove sono state riportate alla luce tombe a forno risalenti all'Età del Bronzo, e sepolture del periodo paleocristiano dalla forma rettangolare, ricavate sulla roccia calcarea, originariamente chiuse da lastre di pietra.
Altra località degna di nota per la presenza di una necropoli è Grotticelle, distante circa otto chilometri da Gela, dove gli scavi hanno rinvenuto su uno sperone roccioso un sito protostorico sul quale durante il periodo paleocristiano è stati realizzato un complesso catacombale.
Da non perdere la visita alle catacombe dislocate sul territorio che circonda l’odierna Gela, in particolare lungo le pendici del Monte Disueri dove abitarono nell’anno Mille a.C. una delle più antiche abitazioni Sicane.
La vera necropoli rupestre di Disueri legata alle grandi necropoli della tarda età del bronzo e dell’età del ferro della Sicilia, comprende oltre duemila tombe a colombaia scavate nella roccia dotate di corredi funerari risalenti a fasi abbastanza arcaiche della cultura di Pantalica Nord (1200/1000 a.C), contraddistinti da oggetti in ceramica rossa, suppellettili piumati, reperti in bronzo e metallo come fibule, spade, rasoi, ecc.
Da ammirare alle falde del Monte Disueri, in località Marchito, una fattoria greca dove sono stati riportati alla luce frammenti di ceramica collocabili tra il Vie il V secolo a.C. .