Basilica di San Sebastiano
La basilica di San Sebastiano situata nella piazza Lionardo Vigo ad Acireale fu costruita tra il 1609 e il 1782 sul sito dove si ergeva una preesistente chiesa di origine quattrocentesca, a sua volta eretta sulle fondamenta di una cappella con altare dedicata a San Rocco.
I lavori di realizzazione dell’odierna struttura sacra si conclusero ufficiosamente nel 1655, ma un violento terremoto scosse profondamente la terra, lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione.
Seguirono i lavori di ricostruzione della chiesa ad opera dell’architetto Mario Diamante coadiuvato da molti maestri tra cui Milito e Buscema.
La facciata principale in pietra bianca di Siracusa, costruita su progetto dell’architetto Angelo Bellofiore, è preceduta da una meravigliosa balaustrata decorata da dieci statue raffiguranti personaggi dell’Antico Testamento, con al centro una scalinata che conduce di fronte al portale d’ingresso.
Il primo ordine del prospetto presenta tre portali d’ingresso corrispondenti alle altrettante navate interne, di cui quello centrale affiancato da quattro colonne binate, due su ciascun lato, di tipo corinzio arabescate con alla base due leoni di pietra bianca scolpiti, e impreziosito ai lati da due nicchie contenenti ciascuna una statua; peculiari anche i due portali laterali con frontoni sovrastati ciascuno da un occhialone.
Il secondo ordine della facciata accoglie nel nucleo centrale il quadrante di un orologio elettrico delimitato da quattro colonne binate racchiuso tra due grandi volute, mentre alla sommità si apre una loggetta campanaria sovrastata da un segnavento a forma di bandiera.
La chiesa presenta al suo interno un impianto basilicale diviso in tre navate separate da otto pilastri, quattro su ciascun lato, con semicolonne che sostengono cinque arcate.
La navata presenta nel punto di intersezione con il transetto una meravigliosa cupola affrescata da Francesco Mancini, e termina al pari di quella destra con un’abside semicircolare.
Pregevoli gli affreschi che impreziosiscono le navate, tra cui citiamo: la Conversione di Cromazio collocata nella lunetta del transetto destro, opera di Venerando Costanzo; le scene della vita di San Sebastiano realizzati tra il 1732 e il 1736 dall’artista Pietro Paolo Vasta visibili lungo il transetto sinistro, nel coro, nelle vele e nel tamburo della cupola; i dipinti della cappella del Sacramento, opera di Pietro Paolo Vasta; gli affreschi della cappella di Gesù e Maria realizzati da Alessandro d'Anna; le tele d'altare eseguite dal pittore Pietro Paolo Vasta raffiguranti l'Addolorata e la Trinità; e le tele d’altare di Antonino Bonaccorsi che rappresentano i Santi Cosma e Damiano.