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Cattedrale di Acireale

La cattedrale di Acireale dedicata alla Vergine Annunziata, e situata nella piazza del Duomo, venne costruita nel corso del Seicento sul sito dove si ergeva un altare dedicato alla Madonna risalente al Quattrocento.
Dopo i primi anni di lavoro, la chiesa risultava ancora formata da una sola cappella, alla quale successivamente vennero aggiunte tutte le strutture utili per conferirle l’aspetto che noi tutti oggi possiamo ammirare, e fargli aggiudicare il titolo di cattedrale.
L’ammirazione per questo edificio ci fu anche grazie all’arrivo tra le sue mura della reliquie di Santa Venera, patrona della città, conservate nella cappella a Lei dedicata realizzata nel 1658, e dove sono custodite anche una statua della Santa di Mario D'Angelo, ed il fercolo argenteo collocabile tra il 1658 e il 1670.
Il prospetto principale rivolto sulla piazza antistante fu completato sul finire dell’Ottocento per mano dell’architetto Giovan Battista Basile, è occupato nella parte centrale dal meraviglioso portale marmoreo affiancato da due splendide colonne corinzie che sorreggono la trabeazione contenete uno stemma cittadino di antichissime origini, e impreziosito dalla incantevole edicola eseguita nel 1668 dall’artista Placido Blandamonte, raffigurante l'Annunciazione.
A ciò si aggiungono il rosone e i due campanili in stile gotico con base ottagonale, laterali alla facciata, di cui quello a sud fu costruito nel 1655, mentre il campanile a nord in stile neoneogotico, fu realizzato nel 1890.
Da ammirare anche il prospetto laterale a sud dell’edificio sacro impreziosito da un portale in pietra bianca di Siracusa risalente al 1799, opera dell'architetto Francesco di Paola Patane'.
La cattedrale accoglie al suo interno un impianto a croce latina diviso in tre navate di cui quella centrale presenta lungo la volta un affresco raffigurante “l'Apoteosi dell'Incarnazione del Verbo Divino acclamato dal coro delle Vergini”, compiuto tra il 1905 e il 1907 dal maestro Giuseppe Sciuti, a ciò aggiungiamo gli affreschi delle lunette della volta che rappresentano i quattro Evangelisti, e i dipinti del tamburo che riproducono i quattro episodi dell’Antico Testamento, opera del pittore Francesco Mancini.
Pregevoli anche gli affreschi delle pareti e della volta del transetto in stile barocco, che riproducono le seguenti scene religiose: la Glorificazione dell'Agnello mistico; le Nozze di Cana; la Gloria di S. Venera; l’Uccisione di Abele; e il Sacrificio di Isacco, opera di Pietro Paolo Vasta.
Tra le splendide opere pittoriche che decorano l’interno della cattedrale aggiungiamo gli affreschi dell’abside centrale eseguiti da Antonio Filocamo, raffiguranti scene della vita della Madonna e l’episodio dell'Assunzione della Vergine.
Sul lato destro del transetto si apre la bellissima cappella di Santa Venera, patrona della Città, costruita nel Seicento ed affrescata dal pittore Antonio Filocamo; al suo interno si conserva il busto ligneo della Santa datato al 1655, ricoperto di lamina d'argento e gioielli.
Da ammirare nel pavimento del transetto la Meridiana realizzata nel 1843 dallo scultore Carlo Calì, sotto la direzione dell'astronomo Cristiano Federico Peters, decorata dai simboli dello zodiaco.
Preziose anche le tele custodite sugli altari che decorano l’interno della cattedrale, tra cui la Madonna del Rosario di Antonio Catalano il Vecchio, l'Arcangelo Gabriele eseguita da Antonio Platania, la Natività di Gesù, opera di Pietro Paolo Vasta, il dipinto raffigurante S. Antonio di Padova di Giacinto Platania, il Ritratto del prevosto Marcantonio Gambino, opera di Vito D'Anna