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Castello Normanno di Adrano

Il castello normanno di Adrano fu costruito nel 1072 su commissione del Conte Ruggero I di Sicilia con funzione di controllo della valle del Simeto, e dei passi che conducevano a Troina, Regalbuto e Randazzo, sul sito dove si presume si ergesse una preesistente torre di origine saracena.
Dopo il dominio normanno, si susseguirono nel possesso della fortezza celebri dinastie siciliane, tra cui i Moncada, i Peralta, gli Sclafani, i Conti Alvarez di Toledo, e i Ventimiglia, fino ad arrivare al 1959, anno del passaggio di proprietà della struttura al Comune di Adrano.
Il castello normanno presenta un impianto rettangolare che si eleva su quattro piani di cui al pianterreno si aprono due ambienti contraddistinti ciascuno da tre campate separate da un muro longitudinale, entro cui fu realizzata una scala che conduce al piano superiore.
Il secondo piano della struttura fortificata accoglie due saloni, di cui uno a nord e l’altro a sud, entrambi illuminati da due monofore e da una finestra ogivale, e un arco ogivale con scala d’accesso al piano successivo.
Al terzo piano si apre una cappella a pianta rettangolare, con abside e doppia volta a crociera a costoloni, impreziosita da bellissime collezioni numismatiche tra cui otto monetieri, teste marmoree, un ritratto virile dell'età imperiale, ed altri oggetti collocabili tra il periodo romano e l’età tardo medievale.
Il castello normanno di Adrano dal 1959 accoglie la sede del Museo Archeologico Etneo, la Galleria d'arte Contemporanea, la Pinacoteca, il Museo dell'Artigianato e l'Archivio Storico.
I quattro piani della struttura custodiscono i ritrovamenti archeologici attraverso i quali è possibile costruire la storia di Adrano e del territorio etneo dal Neolitico fino al periodo saraceno-normanno.
Oltrepassato l’ingresso al Museo ammiriamo due leoni di pietra lavica recanti lo stemma del Casato Sclafani–Moncada, cui seguono due saloni dedicati ai reperti del periodo preistorico, che va dall’età neolitica e alla prima età dei metalli.
Il secondo piano, mentre, è dedicato ai reperti di età storica provenienti dall'antica città del Mendolito, tra cui colonne di pietra lavica con capitelli ionici , l’elmo calcidese proveniente dalla necropoli meridionale della città, e la statua di una "divinità sicula" appartenente al ponte Primosole risalente alla prima metà del V secolo a.C.
Segue un secondo salone dove sono custodite le collezioni riportate alla luce nel sito dell’antica Adranon, città fondata da Diodoro Siculo intorno al 400 a.C. comprendenti vasi vascolari, statuette di terracotta, utensili di uso quotidiano, e un busto di divinità femminile di terracotta risalente al V secolo a. C..