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Duomo di Catania

Il Duomo di Catania dedicato a Sant'Agata sorge sul lato est dell’omonima piazza della provincia, siciliana, sin dal 1078 anno di inizio dei lavori di costruzione, commissionati dal conte Ruggiero, e portati a termine nel 1093.
Realizzata sui resti delle antiche Terme Achilliane di origine romane, la cattedrale subì continui interventi di rifacimento a seguito dei danni riportati nei tanti fenomeni naturali che si abbatterono su di essa, primo fra tutti il terremoto del 1693 che rase al suolo tutta la Val di Noto.
Dell’originario edificio sacro si conservano il corpo strutturale dell'alto transetto, due torri recise, e le tre absidi semicircolari accessibili dal cortile dell'Arcivescovado, formate da blocchi di pietra lavica.
Sui ruderi del duomo normanno, nel 1709 furono iniziati i lavori di edificazione della cattedrale che
noi tutti oggi possiamo ammirare, commissionati dal Senato cittadino, e realizzati su progetto dell’architetto Gian Battista Vaccarini.
La facciata principale in stile barocco siciliano, presenta tre ordini compositi in stile corinzio ed attico in marmo di Carrara, di cui il primo accoglie tre portali ciascuno dei quali delimitato da due colonne di granito, sovrastato da un secondo ordine architettonico formato anch'esso da sei colonne ai lati del finestrone centrale; peculiari anche le statue marmoree che impreziosiscono il prospetto, in particolare la statua di sant'Agata collocata nel nucleo centrale del secondo ordine, le sculture di sant'Euplio e san Berillo rispettivamente poste alla destra e alla sinistra della Santa, infine le statue di San Pietro e San Paolo visibili ai lati del portale centrale.
Esternamente si può ammirare anche la splendida cupola ottagonale, eretta nel 1802 in corrispondenza dell'abside, e la torre campanaria realizzata per la prima volta nel 1387, e distrutta nel 1693 insieme al resto dell’edificio sacro a causa del terremoto; l’attuale campanile fu costruito nel 1709, ed ha in cima una campana del peso di sette tonnellate e mezza.
Una scalinata in marmo terminante con una cancellata in ferro battuto conduce al sagrato della chiesa separato dalla piazza del Duomo mediante una balaustra in pietra bianca decorata da cinque statue in marmo di Carrara raffiguranti i Santi.
Il duomo presenta al suo interno un impianto a croce latina diviso in tre navate, separate da ventiquattro colonne, dodici su ciascun lato, di cui quella laterale destra ospita all’interno di una nicchia affrescata con la rappresentazione del Battesimo di Gesù Cristo, il battistero.
Segue il primo altare della cattedrale sovrastato da una tela raffigurante santa Febronia, opera di del Borremans, fronteggiato dal monumento funebre del musicista Vincenzo Bellini, in marmo bianco e bronzo, chiuso da una porta sulla quale è inciso l'incipit dell'aria de La Sonnambula.
A questo si susseguono altri quattro altari, di cui il primo ospita una tela di san Carlo Borromeo; il secondo un quadro raffigurante sant'Antonio di Padova; il terzo accoglie una Sacra Famiglia con san Giovanni, opera del pittore P. Abbadessa, mentre l’ultimo corrispondente al quinto altare della navata laterale destra accoglie un'immagine di santa Rosalia eseguita nel 1736 dall’artista Borremans.
Di fronte a quest’ultimo altare si erge il secondo monumento funebre del Duomo, dove sono custodite le spoglie del vescovo di Catania, Orlando, morto nel 1839, seguito dal terzo monumento funebre appartenente al vescovo Pietro Galletti.
La visita alla cattedrale prosegue nella cappella della Vergine dell'Incoronazione, e nella tanto amata cappella della Santa protettrice di Catania, Sant’agata, situata in fondo alla navata laterale, protetta da una cancellata in ferro battuto, al cui interno si apre una porta dorata finemente decorata che immette nella camera dove sono custodite le spoglie della Santa, sovrastato da un affresco che raffigura santa Lucia orante sulla tomba di sant'Agata per invocare la guarigione della madre inferma, mentre sull'altare della cappella si erge un bassorilievo rappresentante sant'Agata incoronata da Dio affiancata dai Santi Pietro e Paolo, e dagli Evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
Da ammirare l'altare maggiore in stile normanno collocato nell'abside centrale, tutt’intorno circondato da un meraviglioso coro ligneo formato da trentaquattro stalli realizzato verso la fine del XVI secolo ad opera di Scipione di Guido.
La visita al duomo prosegue nella navata laterale sinistra dove si incontra subito il primo altare sovrastato da una tela raffigurante San Giorgio, realizzata nel 1624 dall’artista G. La Manna.
Seguono altri quattro altari, di cui il secondo dedicato a San Francesco di Paola, è sovrastato da una tela della Madonna delle Grazie, con ai lati i Santi Gaetano e Filippo, opera di Neri del Tuccari; il terzo ospita una tela raffigurante Sant’Antonio Abate, opera del Borremans, mentre l’ultimo altare è impreziosito da una tela che ritrae il Martirio di Sant’Agata, realizzata nel 1605 da E. Paladini.
Sul fondo della navata laterale sinistra si apre la meravigliosa cappella del Santissimo Crocifisso costruita nel 1577 dall’artista Domenico Mazzola, dov’è collocato un grande Crocifisso affiancato da due statue raffiguranti rispettivamente la Madonna Addolorata e San Giovanni.
Qui, inoltre, si trovano anche i monumenti funerari di alcuni membri della casata aragonese, tra cui Federico III di Trinacria, Giovanni, Ludovico, Costanza.
Da ammirare anche l’organo risalente al 1877, ad eccezione della parte lignea risalente ai lavori di restauro eseguiti nel 1926 ad opera di Giambattista Sangiorgio, nonché la facciata interna del portale centrale contraddistinta da trentadue formelle scolpite, illustranti episodi della vita e del martirio di sant'Agata, oltre agli stemmi dei Papi e ai tanti simboli della cristianità.
Merita un approfondimento l’area presbiteriale del Duomo di Catania risalente al periodo normanno, riportata alla luce in occasione dei lavori di restauro eseguiti verso la fine degli anni Cinquanta del nostro secolo.
I profili degli archi a sesto acuto, realizzati in conci di pietra lavica, delineano lo spazio interno dell’abside un tempo occupata dal coro ligneo, irradiata da un luce soffusa proveniente da una monofora normanna con vetrata raffigurante l’effige di Sant’Agata.
L’abside destra ospita la cappella dedicata alla Santa Protettrice della città di Catania, introdotta da un portale risalente alla fine del Quattrocento, contenente il sacello che custodisce le reliquie della di Sant’Agata, collocate in diversi reliquiari, si pensi al tronco sigillato in un busto d’argento ricoperto da una maglia di gioielli offerti da fedeli e devoti della martire.
L’abside sinistro, mentre, ospita il tabernacolo con il Santissimo Sacramento.
Le tre absidi sono inoltre affiancate da due cappelle ricavate all’interno di due torri laterali, di cui quella a sinistra dedicata al Crocifisso è impreziosita da affreschi raffiguranti la Passione, e la Pietà, al contrario, la cappella a destra conserva due sarcofagi, uno dei quali serba gelosamente le spoglie i resti di Costanza di Aragona.