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Duomo di Taormina

Il duomo di Taormina dedicato a San Nicola di Bari, fu costruito nel XIII secolo sulle fondamenta di una preesistente chiesa risalente al periodo Medioevale, ma tra il XV e il XVI fu sottoposto ai primi interventi di rifacimento al termine dei quali la struttura sacra assumeva l’attuale aspetto.
La facciata accoglie un meraviglioso portale rinascimentale restaurato nel 1636, lateralmente affiancato da due monofore, una su ciascun lato, quattrocentesche, mentre alla sommità si apre un rosone scolpito risalente al XVI secolo; il prospetto è impreziosito alla sommità da un coronamento a merli che le ha valso il nome di cattedrale-fortezza.
Da ammirare anche il portale della facciata laterale sinistra, a sesto acuto ornato da un tralcio d'uva.
La piazza antistante l’edificio sacro ospita una fontana barocca del 1635 con la statua della “centauressa bipede” incoronata, che, nella mano sinistra, regge il mondo e, nella mano destra, lo scettro del comando, simbolo della città di Taormina.
Il duomo presenta internamente un impianto a croce latina, diviso in tre navate, separate da sei colonne, tre su ciascun lato, in marmo rosa di Taormina, con capitelli decorati a foglia, e a squama di pesce, sui quali si innestano archi a sesto acuto.
Le navate laterali sono impreziositi da bellissimi altari sui quali trovano posto magnifici dipinti, tra cui citiamo: la tela della Visitazione collocata sul primo altare della navata laterale destra, opera di Antonino Giuffré; un polittico raffigurante la Madonna tra Santi, realizzato nel 1504 dall’artista messinese Antonello de Saliba, ed ospitato sul secondo altare della navata laterale destra; una statua della Madonna col Bambino collocata nella cappella a destra decorata da volte a costoloni, realizzata nella prima metà de XVI secolo interamente in alabastro; e una statua situata sul secondo altare della navata laterale sinistra, che rappresenta l’effige di Sant’Agata, opera di Martino Montanini.