Cattedrale di San Panfilo
La cattedrale di San Panfilo venne edificata intorno al 1075, ma deve il suo attuale aspetto ad una serie di interventi ristrutturativi eseguiti nei secoli, tra i quali ricordiamo quello successivo al terremoto del 1706, durante il quale alla chiesa vennero conferiti aspetti barocchi.
La facciata caratterizzata lungo la parte inferiore da una cornice gotica, accoglie un portale ogivale lateralmente affiancato da colonne sulle quali spiccano delle edicole entro cui si conservano le statue di San Panfilo e San Pelino.
La lunetta del portale, mentre, ospita un bellissimo affresco risalente alla fine del 1300, realizzato dall’artista Leonardo da Teramo.
Il prospetto principale presenta anche un piccolo portale laterale seicentesco che conduce alla sagrestia, nonché un portale sito sul lato sinistro, impreziosito da iscrizioni a caratteri longobardi e un frammento di lapide romana.
La chiesa è internamente a pianta basilicale, divisa in tre navate separate da colonne romaniche.
Da ammirare i due monumenti funebri, appartenenti rispettivamente al vescovo Bartolomeo De Petrinis e a sua sorella; alle spalle dei mausolei spiccano due affreschi quattrocenteschi che rappresentano la Crocifissione e l’immagine del Redentore tra due santi.
Al XVIII secolo risale l'organo in legno dorato collocato sotto l'ingresso, mentre del 1906 sono gli affreschi che decorano la volta della navata principale dipinte da Amedeo Tedeschi.
Lungo le navate laterali sono disposti gli altari marmorei e il fonte battesimale affiancato da un Crocifisso del XIV secolo.
Da non perdere la visita alla cripta anch’essa divisa in tre navate separate da colonne trasverse a capitelli; al di sotto della volta si trova l'edicola di marmo contenete le spoglie di San Panfilo.