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Foro di Paestum

Il foro di Paestum era una piazza rettangolare, che in età greca era parte integrante dell’agorà, ma che con l’arrivo dei romani venne distrutta, e con esa anche i monumenti che la delimitavano.
I resti che oggi possiamo ammirare sono il risultato dei lavori di rifacimento eseguiti durante l’età augustea, in occasione dei quali vennero realizzate delle botteghe con reagitivi ambienti dove gli addetti alle attività trascorrevano la notte.
In età imperiale vennero realizzati i portici di ordine dorico sui tre lati tutt’ora visibili, situati su un piano rialzato rispetto alla piazza.
Da ammirare nella parte antistante, delle lastre di calcare, fissate nel terreno, composte da una doppia fila di fori, dove secondo Mario Torelli, venivano inseriti dei pali utilizzati per legarvi delle strisce di lino che durante le votazioni, servivano per delimitare l’area della piazza.
Originariamente il foro era circondato da edifici politici, commerciali, giudiziari, e religiosi.