Heraion alla foce del Sele
L’Heraion situato alla foce del fiume Sele a Paestum, è un santuario della Magna Grecia, eretto nel VI secolo a.C., ad opera di navigatori greci provenienti da Sibari, e dedicato a Era Argiva.
La costruzione originaria composta da un altare di ceneri, intorno alla fine del V secolo a.C., venne affiancata da nuovi edifici, quali un nuovo portico, una struttura per riunioni, e un edificio quadrato dove si pensa venisse tessuto il peplo, come testimonia il ritrovamento di un telaio.
Alla fine del VI sec. a.C. venne edificato il tempio vero e proprio composto da otto colonne sui lati corti, e diciassette sui lati lunghi, impreziosito nella parte antistante da due altari.
Al periodo Lucano risale la realizzazione dell’edificio quadrato, situato alle spalle degli altari, al cui interno è stata riportata alla luce una statuetta in marmo raffigurante Hera seduta su un trono nella cui mano destra regge una coppa per le offerte, e nell’altra una melagrana.
Il santuario rimasto in vita fino al II secolo d.C., venne riportato alla luce tra il 1934 e il 1940, ad opera degli archeologi Umberto Zanotti Bianco e Paola Zancani Montuoro.
Durante le operazioni di scavo sono state trovate circa settanta metope scolpite in arenaria locale, di cui quaranta risalgono al VI secolo, e raffigurano episodi del mito di Eracle e del ciclo troiano, ma anche di Giasone e di Oreste, mentre le restanti trenta raffigurano delle fanciulle danzanti.
Oltre alle metope è stata rinvenuta una quantità di doni votivi, e una fossa con seimila oggetti tra statuette in terracotta e piccoli oggetti in bronzo collocabili tra il IV e il II secolo a.C. .
Di fronte all’area archeologica, nel 2001 è stato inaugurato il Museo Narrante di Hera Argiva dove sono conservati i reperti rinvenuti durante le prime campagne di scavo.