Chiesa di Sant'Agostino
La chiesa di Sant'Agostino originariamente intitolata a Santa Maria Nuova, era collegata al monastero degli agostiniani.
Sconosciuta è la sua data di edificazione, ma da fonti certe si attesta che esistesse già intorno al 1258 a seguito della sepoltura tra le sue mura del signor Gualtiero Chiavelli.
Al 1360 risale la consacrazione dei primi cinque altari, mentre al 1449 l’ampliamento della struttura.
Nel 1768, la chiesa venne restaurata al fine di rimediare agli ingenti danni causati dal terremoto.
Dell’originaria struttura rimangono alcuni elementi esternamente come i resti del portico situato tra la chiesa ed il monastero, e due archi sesto acuto, di cui uno in pietra.
Il portico dà accesso al chiostro, la cui parete di destra accoglie il portale d’ingresso alla chiesa risalente alla fine del XIII secolo.
Il portale presenta elementi gotici e una finezza negli intagli; decorato con colonne spinate, a tortiglione, inserite nell'angolo formato dal digradare delle arcate, e figure di bestie, maschere umane e foglie di pino stilizzate.
L'arco esterno termina con una cornice di foglie piatte, mentre quello interno è trilobato.
Da ammirare alla sinistra del portale una piccola pietra tombale del 1281.
Le pareti interne nonché le volte e gli altari sono decorati di strucchi realizzati da Giacomo Cantoni tra il 1756 e il 1769.
Le tele degli altari che raffigurano la Crocifissione e San Nicola da Tolentino sono di Filippo Ricci e Michelangelo Milani, mentre il pulpito ligneo intagliato e decorato è opera di Giovanni Antonio.
Il coro è sovrastato dalle tele di Giuseppe Cades che rappresentano Sant'Antonio da Padova genuflesso davanti a Gesù bambino, Santa Lucia e Santa Apollonia, e l’Estasi di San Giuseppe da Copertino.
Da qui è possibile accedere a due cappelle gotiche decorate da affreschi del XIV secolo.