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Museo Piersanti

Il museo Piersanti venne allestito per la prima volta nel XVII all’interno del palazzo di proprietà di monsignore Venanzio Filippo Piersanti, e ospitava una raccolta d’oggetti d’alto valore storico e artistico.
Donato per testamento alla Cattedrale di Santa Maria, il museo si è gradualmente arricchito di tele, pitture, sculture, grazie al contributo delle chiese locali, delle Confraternite, del Comune, e del pittore Diego Pettinelli.
Attualmente il museo Piersanti comprende tre sale a piano terra e sedici ambienti del primo piano, ed ospita tra i tantissimi oggetti il Globo di Matelica una sfera di marmo bianco cristallino riportato alla luce nel 1985.
Questo oggetto dalla forma di un orologio solare è stato realizzato con un marmo composto da cristalli, che a contatto con una fonte di luce sprigionano un luccichio spettacolare.
La sfera è divisa a metà da una incisione, e a sua volta l’emisfero superiore è diviso a metà da un altro solco, che oltre ad attraversare il foro centrale, oltrepassa anche il centro di tre cerchi concentrici attorno alle quali sono incise delle parole in alfabeto greco.
Al vertice dell’emisfero superiore vi sono altri tredici fori accanto ai quali sono incise altrettante lettere dell’alfabeto greco antico.
Nella parte inferiore della sfera, mentre, si trova una fossa conica che termina in un foro rettangolare che molto probabilmente serviva per fissare la sfera ad una base.