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Chiesa S. Vittoria Vergine e Martire

La chiesa attuale di S. Vittoria, non e’ la chiesa madre originaria.
Di essa non ci sono giunte notizie archeologiche e documentarie. Dopo il terremoto del 1720 la chiesa fu ricostruita su volere del duca Nicola Petra e consacrata da monsignor Alfonso Mariconda.
La struttura a croce latina fu dedicata alla martire S. Vittoria, venerata già dal V-Vi secolo. Nel 1762, per volere del duca Giuseppe Maria Petra, la chiesa venne ampliata con l’aggiunta della navata sinistra e completando la navata destra.
La chiesa per cui si presenta composta da tre navate a crociera, fondanti su un basamento roccioso.
Al di sotto della chiesa vi è l’ossario ove venivano sepolti i duchi di Caccavone.
Nell’agosto del 2000, al di sotto dell’organo, fu ritrovata la tomba del duca Nicola Petra.
La navata centrale presenta delle volte in stile tardo barocco-neoclassico.
Tra le opere presenti all’interno dell’edificio religioso, ricordiamo i quadri realizzati dalla scuola napoletana, raffiguranti le anime del Purgatorio e l'immagine di S. Antonio Abate. Inoltre è presente un’urna e un reliquiario con l’osso del braccio di San Prospero, protettore del paese.

Di notevole rilevanza artistica sono anche: l’organo datato del 1769, appartenente agli organari della famiglia d’Onofrio; l’altare maggiore di scuola napoletana; il quadro raffigurante l’Ultima Cena; l’acquasantiera in pietra; le statue della Madonna Immacolata, dell’Addolorata e di San Domenico; la statua di San Prospero; il reliquiario di Santa Vittoria e infine il tabernacolo in legno del ‘600-‘700.