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Informazioni generali:

Codice Istat: 091001
Codice Catastale: A407
Codice Avviamento Postale: 08031
Prefisso Telefonico: 0784

Abitanti Totali 1.237
Superficie Totale (Kmq): 75,60
Alt. 796

Zona Climatica: E
Gradi Giorno: 2225

Latitudine: 39° 57' 29''
Longitudine: 9° 11' 46''

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Il comune di Aritzo noto centro di villeggiatura montana sia estivo che invernale, situato ai piedi del monte Gennargentu e ad 800 metri sul livello del mare, offre ai suoi visitatori panorami mozzafiato e bellezze artistiche di notevole valore storico e architettonico.
Percorrendo il centro storico del paese lungo corso Umberto I, si può ammirare il Castello Arangino le cui radici storiche si collocano nel lontano 1917, anno della sua costruzione su commissione del cavaliere Vincenzo Arangino, il cui casato si estinse nel 1954 per un tragico fatto di sangue.
Realizzato secondo lo schema planimetrico tipico delle fortezze medioevali, con riferimenti ai canonici stilistici neogotici, il castello si sviluppa su un impianto asimmetrico come si può notare dall’esterno contraddistinto da filari irregolari composti da blocchi di pietra a vista, alleggerito dalla presenza di eleganti aperture, e da una loggia sorretta da mensole e colonnine.
Il prospetto principale accoglie il portale d’ingresso alla fortezza elegantemente formato da un arco a sesto acuto sovrastato da una piccola tettoia in tegole sorretta da due colonne su mensole; il tutto chiuso da un cancello in ferro battuto, oltre il quale si apre l'atrio d’ingresso alle sale interne della struttura abitativa.
Il cortile interno del castello è occupato da una splendida scalinata che conduce ai piani superiori della fortezza, i cui ambienti sono riccamente decorati da dipinte e stucchi, oltre che arredati da preziosi mobili antichi.
Originariamente alle spalle del castello si sviluppava un parco contraddistinto da interessanti specie botaniche.
Peculiare anche le aperture ad arco acuto visibili esternamente e gli eleganti merli che impreziosiscono la sommità del corpo di fabbrica.
Proseguono lungo corso Umberto I, incontriamo anche la splendida chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo, il cui impianto artistico e architettonico risale ai lavori di rifacimento eseguiti nel 1914.
L’originaria struttura del tempio sacro realizzata con l’impiego di trachite,conserva tutt’ora elementi tipici dello stile Gotico-Aragonese, come testimonia il prospetto principale e la torre campanaria.
L’interno ad una sola navata ospita ben sei cappelle dedicate rispettivamente alla Pietà, al Rosario, a San Cristoforo, a San Giuseppe e a San Francesco, eccetto la prima dopo l’ingresso alla chiesa, occupata da un prezioso Fonte Battesimale, con arco a tutto sesto e capitelli risalenti all’anno Mille.
Da non perdere la visita alle neviere di località Funtana Cungiada, poco distante dal centro abitato di Aritzo note anche come le "Domos de su nie", che tradotto significa "case della Neve".
Queste strutture altro non sono che pozzi circolari profondi molti metri identificati esternamente da muretti a secco, dove gli abitanti lasciavano depositare la neve per poi essere raccolta con secchi e cestini, e custodita sotto uno spesso strato di paglia, felci e terra. I blocchi di ghiaccio così formatisi, durante l'estate, venivano utilizzati per realizzare deliziosi sorbetti al limone conosciuti come "sa carapigna".
Quest'attività durò fino alla fine dell'Ottocento, in particolare fino all'impianto della prima fabbrica di ghiaccio di Cagliari.
 

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