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Informazioni generali:

Codice Istat: 091057
Codice Catastale: G058
Codice Avviamento Postale: 08020
Prefisso Telefonico: 0784

Abitanti Totali 774
Superficie Totale (Kmq): 69,85
Alt. 474

Zona Climatica: D
Gradi Giorno: 1513

Latitudine: 40° 11' 2''
Longitudine: 9° 8' 58''

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Il territorio del comune di Olzai nel cuore della Barbagia accoglie antiche opere costruttive di differenti tipologie a testimonianza della presenza nell’area di un insediamento umano già nell’Età Nuragica, realizzate con l’impiego di enormi massi disposti a secco.
Numerosi i complessi nuragici riportati alla luce nel corso delle campagne di scavo, in particolare: il nuraghe Logulu conosciuto anche come Lochilo, ubicato alla sommità dell'altopiano in direzione del Lago Taloro; il nuraghe Andria Mula, collocato sull’omonimo colle comprendente una torre con portello d’ingresso architravato; il nuraghe Lodorioe situato lungo la strada che conduce a Sarule comprendente anch’esso una torre, al cui interno è tutt’ora visibile la volta della cella funeraria; il nuraghe Elenuje i cui resti ci consentono approssimativamente di ricostruire la struttura, contraddistinta da due torri nuragiche; il nuraghe Oritti del tipo a monotorre, di cui si conserva la porta d'accesso e ma la camera ha la cupola in parte demolita; il nuraghe Portoni collocato sull’altopiano attraversato dal fiume Taloro conserva della sua riginaria struttura la porta d’accesso e la camera funeraria; il nuraghe Selusi ubicato nei pressi del rio Selusi, a sud di punta Ghiroleo; il nuraghe Sorghiddai situato a Sud-Est del Monte Nieddu, di cui si conserva la torre in granito; infine, il nuraghe Sos Pranos con la sua camera coperta da una meravigliosa cupola.
Sul territorio di Olzai è stata documentata anche la presenza di menhir conosciuti in sardo con la parola “predas fittas”, che in italiano significa pietra dritta, collocabili cronologicamente tra il Neolitico recente attraversando tutta l'Età del Bronzo, e fino all'Età del Ferro.
Di notevole interesse archeologico anche la tomba di giganti di S'Ena 'e sa Vacca, distante all’incirca 20 Km dal centro abitato si Olzai, situata sul bordo di un dirupo, nell’area centrale della Barbagia di Ollolai.
La sepoltura comprende un corpo tombale absidato che racchiude una camera funeraria a pianta rettangolare, accessibile da un piccolo ingresso delimitato da due blocchi di pietra.
Lungo i paramenti murari del vano funebre si noti un basamento formato da ortostati sovrastati da filari di massi leggermente aggettanti, al fine di sostenere l’unico lastrone poligonale della copertura a piattabanda, privo di ogni tipo di decorazione.
Visibili sul prospetto principale del corpo tombale, le tracce dell'emiciclo dell'esedra, comprendenti tre blocchi dell'ala sinistra ed un masso dell'ala destra.
Queste megalitiche sepolture che da sempre hanno affascinato la fantasia popolare, contraddistinte quasi tutte una grande stele affiancata da grandi lastre ortostate nel prospetto, che descrivono l’area destinata al culto, nota come esedra, rappresentano la tomba collettiva, per tutti gli appartenenti al villaggio e il punto di contatto dei vivi con gli antenati.

Itinerario
Vecchio Mulino Su Mulinu Vezzu
L’antico mulino ad acqua denominato Su Mulinu Vezzu, situato in località Bisine, a nord del centro abitato di Olzai, in un’area particolarmente ricca di vegetazione, venne costruito nel Settecento su .....